A3: l’autostrada infernale

Aldo Bianchini

E’ accaduto quasi tutto all’improvviso, centinaia di camion e tir incolonnati per forza

Petina – Come d’incanto, e proprio in concomitanza con la “bolla africana” del gran caldo su tutt’Italia, è arrivata l’ennesima brusca interruzione dell’autostrada Sa-Rc  con la chiusura al traffico della corsia  nord tra Petina e Campagna. Un tratto di oltre trenta chilometri chiuso per esigenze tecniche (così dicono gli scienziati dell’Anas) che ha letteralmente lasciato fermi, per tutta la notte tra sabato e domenica, centinaia e centinaia di camion e tir che al buio hanno avuto ancora più problemi a percorrere la viabilità interna che si è intasata pochi minuti dopo il blocco. La promessa (non voglio dire garanzia) era di riaprire il tratto fin dalle sette del mattina di domenica; così non è stato e il blocco si è subito trasformato in un inferno di caldo e di asfalto bollente. Poco da fare per il servizio d’ordine garantito dalla P.S. (polizia stradale) con uno schieramento di numerose risorse umane e tecniche, dovendo oltretutto provvedere anche a calmare i bollenti spiriti degli autotrenisti e automobilisti in genere. Alla fine la giustificazione, più o meno ufficiale, alquanto ridicola: <in considerazione del fatto che non si era riusciti a riaprire l’autostrada per le sette del mattino era necessario aspettare le ore serali per evitare seri problemi per i danni che verosimilmente poteva subire il manto stradale appena rifatto che si stava surriscaldando sotto i raggi del sole inclemente>. E gli esseri umani? Beh, quelli per l’Anas probabilmente non costituiscono un problema. Si possono capire le motivazioni tecniche ma è assolutamente necessario tutelare anche l’integrità fisica delle migliaia e migliaia di viaggiatori che per ore e ore hanno dovuto sopportare il caldo asfissiante senza gli iniziali necessari soccorsi che sono stati approntati soltanto nella tarda mattinata, anche perché il ritardo nella riapertura non era assolutamente previsto o prevedibile. Un’altra brutta, anzi bruttissima pagina scritta dall’Anas sulla Sa-Rc che anche senza questi incresciosi episodi già fa parlare di se e dei suoi ritardi il mondo intero. Che vergogna!!

 

One thought on “A3: l’autostrada infernale

  1. Riflessione maligna: è una autostrada di circa 450 km del tutto gratuiti da percorrere. Come tutte o quasi le autostrade del Sud e delle isole. Che si pretende? Alla fine, che “benefici” ha apportato all’economia del sud? I limoni e le arance al nord sono importati da Spagna e Argentina … non è comico? Al nord l’onere di provvedere, nei limiti della decenza, alla manutenzione. Ha ragione Direttore: “che vergogna”.
    Roller

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