Gambino/2: colpevole o innocente ?

Aldo Bianchini

A 48 ore dal blitz dei Carabinieri, passata la tempesta mediatica, è possibile un primo sereno approfondimento sull’intera vicenda. Intanto Gambino rifiuta l’interrogatorio del Gip.

La domanda che è contenuta nel titolo “Gambino: colpevole o innocente?” ci accompagnerà ovviamente per anni, e negli anni molti schieramenti, oggi apparentemente definiti e definitivi,  potrebbero anche radicali mutamenti. E’ una materia molto viscida e, quindi, insidiosa quella che un giornalista deve comunque affrontare se vuole essere assolutamente al di sopra delle parti. Ribadisco, dunque, la mia ferma convinzione: Gambino e soci sono innocenti fino a sentenza definitiva. La mia convinzione nasce dalla conoscenza diretta, personale e familiare con uno degli arrestati, Giuseppe Santilli, che la Procura di Salerno vorrebbe far passare per la mente malefica della “Banda Gambino & C.”, il mostro che ha organizzato tutto, il commercialista dalle mille aperture e conoscenze. Santilli è una persona perbene e tale rimarrà, almeno per me, fino a sentenza definitiva; e ci vorranno anni. Nel sottotitolo di questo articolo parlo di “primo sereno approfondimento sull’intera vicenda; ebbene questo approfondimento lo voglio iniziare dalle carte che parlano: la dichiarazione del presidente Cirielli e il comunicato stampa dei Carabinieri, due scritti che ritengo tappe fondamentali per i prossimi approfondimenti. Dunque l’on. Cirielli in una nota stringata ma ad effetto parlando di Gambino dice: ““Conosco da 15 anni Alberico Gambino e da due lo frequento assiduamente. Proprio per questo, non posso credere che sia a capo di un’organizzazione criminale e, perciò, credo nella sua onestà””. Poi parlando degli inquirenti il presidente scrive: “Non posso dare adito a chi nel mio partito vuole adombrare teorie complottistiche. Di certo, né la Magistratura né le Forze dell’Ordine ordiscono complotti, ma si limitano a valutare i fatti, raccogliere prove e dichiarazioni su quanto accade”. Più chiara di così una dichiarazione il Presidente della Provincia non la poteva fare; del resto ha cercato proprio in questi ultimi due anni di salvare in ogni maniera il suo amico sfidando, in un certo senso, anche la Magistratura quando all’indomani della sentenza di primo grado per la vicenda dell’utilizzo della carta di credito del comune di Pagani. In quella occasione  il Prefetto sospese il neo assessore provinciale dalla carica e Cirielli di rimando per decreto lo nominò consulente politico per il turismo. Voglio solo ricordare a Cirielli che è assolutamente vero che la Magistratura e le Forze dell’Ordine si limitano a valutare i fatti, raccogliere prove e dichiarazioni su quanto accade. Ma io, sinceramente, da cittadino mi spavento quando in conferenza stampa un pm si presenta vestito alla Woodcock, nel senso che un pm può vestirsi come crede ma se dall’abito devo giudicare il monaco mi spavento davvero pensando ad Henry John Woodcock e tutte le inchieste e le ricostruzioni cervellotiche che ha fatto fin qui, P4 compresa. Ovviamente, e ne sono certo, il caso del pm Montemurro non è assolutamente paragonabile a quello del pm napoletano. Ma è quell’innato senso di sfiducia nell’operato di taluni magistrati che mi distingue nettamente dal pensiero del presidente Cirielli. Per dirla tutta, amici lettori, la ricostruzione messa in piedi dalla Procura di Salerno mi sembra molto fantasiosa e poco ispirata da prove del tipo “la pistola fumante”. Poi mi atterrisce il voler rispolverare l’antico capo d’imputazione relativo al “voto di scambio”; è come voler entrare nei meccanismi della politica che deve molto spesso garantire, promettere ed anche esigere. Se così vorrei che qualcuno mi spiegasse chi è il politico che ha mai fatto voto di scambio. E allora!! Ecco che appare lo spettro della macchinazione, non strumentale per carità, ma funzionale alla bisogna di dover in tutti modi fermare un soggetto che è nel mirino da anni e che con il suo atteggiamento, che potrebbe apparire irriverente ma che è soltanto un atteggiamento caratteriale, irretisce tutto e tutti. In Corte di Appello a Salerno viene ancora ricordato il sorriso sarcastico e quasi di sfida di Gambino alla lettura della sentenza di condanna; la Cassazione, poi, gli ha dato ragione ma rimane una percezione forse sbagliata dell’uomo Gambino. Secondo errore del consigliere regionale è il suo rapporto con i media. E qui la storia si ripete. Ne ha privilegiato uno che, ora, non sa o non può neppure non dico difenderlo ma almeno raccontare le perplessità che questa maxi-inchiesta genera. Le interviste rese da altre non valgono. Poi c’è stato il presunto accanimento contro alcune testate giornalistiche che solo oggi denunciano pressioni varie, ma anche qui bisogna verificarne la veridicità. Avevo detto in partenza che avrei preso spunto anche dal comunicato stampa dell’Arma. Ebbene in esso testualmente si legge: “”Il quadro probatorio raccolto dagli inquirenti in tutta Italia, con dichiarazioni delle vittime, intercettazioni telefoniche ed ambientali, registrazioni, documenti, è composto da prove incontrovertibili, così che il gip ha firmato immediatamente il provvedimento affinchè le condotte in contestazione che erano ancora in atto (estorsioni ad imprenditori, concussione per la presenza tra gli estorsori di esponenti che esercitano funzioni pubbliche e così via) potessero essere interrotte””. Vorrei soltanto ricordare a tutti che di dichiarazioni delle vittime, intercettazioni telefoniche ed ambientali, registrazioni, documenti, e di prove incontrovertibili sono pieni gli armadi delle procure di tutt’Italia. Alla fine, sempre molto tardi, però, vengono tutti o quasi, assolti. Se finirà così anche in questo caso davvero ci sarà di che raccapricciarsi. Nel carcere di Fuorni l’architetto parla e contesta tutto, Gambino tace (e fa bene!!). Per il momento è tutto. Alla prossima.

 

 

One thought on “Gambino/2: colpevole o innocente ?

  1. Di solito son d’accordo con lei, ma in questo caso dissento, perchè il suo articolo odierno mi sembra un tantinello fazioso e fa emergere senza dubbi di sorta la sua passione per il PDL. Per carita i cronisti in queste ore possono analizzare la vicenda Gambino da 2 punti di vista differenti ma entrambi validi fino a prova contraria: l’accanimento della magistratura e se vogliamo la sfortuna dell’ex sindaco di Pagani (al comune, alla pronvincia e alla regione) da un lato, o la triste e solita conclusione che il potere logora, i pacchetti di voti fanno comodo a tutti e le imprese vicine alla malavita hanno bisogno di entrare negli appalti delle amministrazioni.
    Dal mio punto di vista Gambino per ora è innocente. la magistratura farà il suo lavoro. se lei però è a conoscenza di inquirenti corrotti, credo sia opportuno fare nomi e cognomi. nel caso ad esempio di Woodcock, lo cita in maniera sprezzante e ironica, ma se è così, perchè non fa un’inchiesta/approfondimento e ci illumina?

    le segnalo che non è stato molto chiaro nel passaggio in cui parla di rapporto con i media e accanimento contro alcune testate…

    mi scusi l’eventuale irriverenza

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