Caccia: modifiche al calendario venatorio

“Una vittoria politica che restituisce agli appassionati del mondo venatorio della Provincia di Salerno pari dignità e opportunità  rispetto agli altri cacciatori delle restanti province della Regione”. Accoglie così la delibera di Giunta Regionale, la n° 324, il consigliere regionale Giovanni Baldi. “Con questo atto si modifica, integrandolo con le istanze che venivano proprio dal mondo venatorio salernitano, il regolamento per la gestione degli ambiti territoriali di caccia, gli Atc. Do atto all’assessore Vito Amendolara, assessore regionale all’Agricoltura, Caccia e Pesca, di avere nell’istruttoria compiuta dal suo Settore recepito i suggerimenti partiti dalle associazioni dei cacciatori e dato loro una risposta concreta. In questa circostanza devo anche ringraziare l’associazione Amici dei Monti Lattari e il suo presidente Gennaro Pagano per le sollecitazioni avanzate a più riprese al sottoscritto che sono servite per stimolare un confronto costruttivo e determinante per la risoluzione del problema”. La delibera appena passerà il vaglio del Consiglio regionale per la ratifica permetterà ai cacciatori residenti in un comune della Provincia di Salerno di richiedere con priorità rispetto agli altri colleghi di accedere anche all’ATC del parco del Cilento. “Se aggiungiamo queste sostanziali modifiche al nuovo regolamento per la gestione degli ambiti territoriali di Caccia alle aperture già ottenute sul calendario venatorio possiamo dire di aver politicamente inciso su tutta la materia venatoria. Questo grazie, naturalmente, alla disponibilità dell’assessore Amendolara, ma anche al sostegno dell’assessore provinciale al ramo, Antonio Russo, e soprattutto alla caparbia ma costruttiva opera di pressione fatta dalle associazioni venatorie, tra cui gli amici dei Monti Lattari, che hanno sempre rappresentato la loro intenzione di collaborare con suggerimenti costruttivi per la redazione del calendario e per modificare il regolamento sugli ATC. Il nostro contributo è stato quello di fare la giusta pressione sui rappresentanti istituzionali”.

 

 

 

Dott. Giovanni Baldi

 

 

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