Costi della politica: i bla, bla, bla di Caldoro

Aldo Bianchini

Il governatore della regione lancia un nuovo programma di contenimento dei costi tra chiacchiere e incertezze.

Vallo di Diano – Che il governatore Stefano Caldoro abbia, nel sangue, il dna dei socialisti non c’è dubbio, almeno fino a prova contraria. La stessa cosa non si può dire per la tenuta dei ricordi nella mente del governatore che, in questo, dimostra una certa lontananza dai problemi reali e dai sistemi e dalle occasioni per affrontare e risolvere il grande enigma di “costi dell’apparato pubblico”. Detto enigma è il pozzo senza fine e senza fondo di un Paese che sta andando letteralmente alla deriva in un Mondo che si dibatte in una crisi globale senza precedenti, almeno per l’occidente. Dico questo perché sono rimasto colpito da una frase pronunciata nelle ultime ore dal presidente Caldoro, una frase che è stata riportata ampiamente dal quotidiano Roma-Cronaca nell’edizione di martedì 2 agosto. Caldoro dice: “I costi della politica sono alti per le troppe istituzioni: la mia proposta era quella di aprire una sfida sulla riduzione delle Province, iniziando dalla Campania e chiedendo al Nord di dare un segnale, o riducendo i Comuni unendo le funzioni per risparmiare insieme, ce lo chiede la situazione economica e i cittadini …. Capisco che ci siano posizioni legate all’autonomia ma è un po’ difficile mettere insieme la riduzione delle istituzioni e pensare di farne altre….”. Il discorso di Caldoro, ovviamente, non fa una grinza ma rimane allo stato di chiacchiere e di bla, bla, bla. Lo affermo con convinzione perché proprio nei cassetti polverosi della Regione (da Lui governata) giace il progetto “Città Vallo” creato negli anni ’80 da Enrico Quaranta e Gerardo Ritorto e ripreso e portato avanti qualche anno fa da Carmelo Bufano, libero cittadino di Polla. Non solo questo ha fatto Bufano, ha anche depositato in Regione la richiesta di una legge istitutiva della Città Vallo su richiesta popolare; difatti Bufano aveva regolarmente raccolto le cinquemila firme richieste (anzi anche oltre!!) ed aveva sempre regolarmente depositato il tutto in Regione. E tutto è rimasto nel cassetto dei sogni, almeno fino a qualche mese fa quando è stato richiesto per iscritto, direttamente attraverso l’ufficio stampa, l’interessamento diretto del Governatore al fine di presiedere un apposito convegno (da tenersi in Provincia o nel Vallo) per poter recuperare e rilanciare quel progetto. In effetti si trattava di avviare la prima grande azione di contenimento dei costi della politica e delle istituzioni raggruppando tutti e diciannove i comuni del Vallo di Diano e rilanciare l’immagine dell’intera Campania agli occhi del Paese. Dalla Regione, purtroppo, nessunissima risposta; dagli inizi di quest’anno tutto tace in maniera assordante. Neanche il sindacato UIL si è degnato di rispondere, era stato direttamente interessato al recupero del progetto anche in relazione ed in seguito al documento sui costi della politica del suo segretario generale nazionale. Niente di niente. Sempre e soltanto chiacchiere e bla bla bla. I fatti e le occasioni concrete non vengono mai prese in seria considerazione. Ebbene se il Governatore vuole davvero “dare risposte strutturali ai problemi” come va dicendo, questa è forse la grande occasione della sua vita e della sua appartenenza al pensiero socialista come socialisti erano gli ideatori e i continuatori del progetto Città Vallo. E per oggi mi fermo qui.

One thought on “Costi della politica: i bla, bla, bla di Caldoro

  1. Nella Roma Repubblicana tutti i politici odierni di alta e bassa levatura e senza deroghe sarebbero stati decollati tutti.I romani onoravano quella veste candida che faceva il politico votato solo al bene di Roma e dei romani cives.
    Facta non verba.
    Fatti e non chiacchiere.
    Qualcuno ha mai visto un politico “pagare” per i suoi errori? A me non risulta, ma accetto volentieri di imparare qualcosa: unn nome, uno soltanto …L’unica cosa che desidererei è che almeno stessero zitti.
    Roller

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