Gambino/8: il difficile caso di Telenuova

Aldo Bianchini

Assurdo e ingiustificato l’attacco concentrico che l’emittente paganese ha dovuto subire per la sua presunta vicinanza a Gambino.

Pagani – Ancora una volta il mondo dell’informazione salernitana ha dato prova del suo basso profilo deontologico e professionale scrivendo una bruttissima pagina di giornalismo. Alludo al caso emblematico che ha travolto la nota emittente televisiva commerciale di Pagani denominata “Telenuova” e diretta dalla collega Aurora Torre che è anche la moglie di uno dei proprietari. Una emittente, quindi, che ha fatto e fa scelte editoriali in perfetta sintonia tra editore e direttore; che poi queste scelte siano giuste o sbagliate non è certo compito mio indicare quale sia la strada migliore. Esamino i fatti e li commento, sbagliato o giusto che sia. E i fatti, a mio sommesso avviso, danno assolutamente e completamente ragione all’emittente ed alla sua direttrice che si è preoccupata anche di inviare a tutti gli organi d’informazione (tranne che a questo giornale!!) una nota densa di precisazioni e di presa di posizioni. Io non l’avrei fatto. Evidentemente Aurora Torre (che, tra l’altro, conosco pochissimo) è certamente una brava giornalista ma non conosce tutti i pregi e i difetti del mondo dell’informazione salernitana, soprattutto i tantissimi difetti. E’ stato sufficiente che un non meglio precisato editore televisivo, tale Belfiore, parlasse contro Telenuova accusandola di essere la “Tv di Gambino” come se questo fosse un peccato mortale e facendo larvatamente intuire una sorta di complotto in danno dello sviluppo della sua emittente “Quarto Canale”. Lo squallore dell’informazione salernitana, gentile Aurora, consiste nel fatto che nessuno si è preoccupato di capire chi è e da dove viene il predetto Belfiore, moltissimi non lo conoscono neppure. Io ho avuto modo di conoscere un Belfiore pochi anni fa; venne da me a Quarta Rete per sondare la possibilità dell’acquisto dell’emittente. Con grande trasparenza gli spiegai la situazione e gli feci capire che “gli affari” sono una cosa diversa dal “giornalismo” e che un editore deve comunque rispettare il punto di vista del direttore. Evidentemente la prese a male e non lo vidi più. Questo per dire che tutti gli editori televisivi e non, dico tutti, sono fatti della stessa stoffa e cercano sempre il controllo totale della testata giornalistica fregandosene della corretta informazione; chi si adegua continua ad apparire in tv o a scrivere sui giornali, chi non lo fa è costretto a creare testate autonome ricominciando dal web. Detto questo, però, vorrei fare una riflessione più generale e chiedere a tutti i colleghi giornalisti se conoscono o hanno mai sentito parlare di editori (almeno nella nostra sfigata provincia!!) diversi da quelli che ho descritto. Prima di avventarsi, come cani famelici, su Telenuova bastava dare uno sguardo su quanto accade a Salerno, e meno male che è sotto gli occhi di tutti. Mi fa rabbia quando i giornalisti, pur di scrivere fregnacce e riempire pagine e pagine, con la scusa che parla un PM oppure un Belfiore qualsiasi, calpestano anche quelo che dovrebbe essere il principio fondamentale del nostro mestiere: l’approfondimento. Dicevo dello sguardo su Salerno; ebbene nella città capoluogo da anni imperversa Lira Tv che in moltissimi considerano la tv del sindaco; ma come Lira tv c’è stata Telecolore in passato quando faceva anche la conta dei passi dell’allora ministro Conte e che oggi cerca di entrare nelle grazie di De Luca perché il sindaco è visto come il forziere da cui attingere fondi; non solo, ci sono tante altre tv che aspirano a prendere il posto di un’altra e tante altre ancora che si accontentano delle briciole appositamente lasciate caddere. Tutte queste lotte, badate bene, non si fanno per una informazione migliore ma solo per incassare più prebende; questo è il marcio, che piaccia o no. Parlo delle tv perché, ovviamente, è l’ambiente che conosco meglio ma, voglio dire, sulla carta stampata è la stessa vergogna, anche se sui giornali queste cose si possono nascondere un po’ di più. E allora perché, mi chiedo, sbattere in pagina pari pari il commento di un personaggio (Belfiore!!) che è comunque direttamente interessato alla eventuale spartizione della torta, senza un minimo di ragionamento. Tutto questo che dico è avvalorato dal fatto che la precisazione della Torre è stata pubblicata soltanto dal Roma-Cronaca ma senza alcun commento, come se la cosa dovesse passare in sordina. Patetico, per non dire altro, il tentativo di Ottavio Lucarelli di intervenire sulla vicenda; si è guardato bene da entrare nel merito ed ha descritto solo le qualità professionali della direttrice, qualità che conosciamo tutti. Dal Presidente Regionale dell’Ordine mi sarei aspettato qualcos’altro. Infine, che la collega Aurora Torre avesse l’aspirazione segreta di fare il sindaco di Pagni (come in tanti sussurrano a voce bassa!!) grazie all’appoggio di Gambino, beh! questo, se vero, non credo possa essere considerata una discriminante nei suoi confronti. Il necessario per un giornalista è tener presente un fatto importante: quando entra in politica deve subito smettere di fare il giornalista. Per chiudere, la cosa che mi fa arrabbiare di più è il fatto che un accordo commerciale a Pagani è roba da sbattere in prima pagina mentre a Salerno è roba da chierichetti mentre servono messa. On mi adeguo e non ci sto.

2 thoughts on “Gambino/8: il difficile caso di Telenuova

  1. Caro Aldo, ho letto solo in questo momento il tuo commento. Sono rimasta sorpresa! positivamente, naturalmente, perchè sei stato l’unico che ha avuto il coraggio di prendere le difese di un collega. Tutti gli altri, come ricordavi, hanno voluto cavalcare la tigre del momento, immaginando di poter contribuire a creare un vuoto importante nel panormama dell’informazione, a liberarsi di una realta’ giornalistica scomoda per tutti quelli che hanno a che fare con il mondo dell’informazione. L’amarezza, il senso di solutudine, di inquietudine che ho provato in questi giorni mi hanno fatto riflettere a lungo. Il primo risultato è stato un senso di repulsione verso un modo di fare giornalismo che non ci è mai appartenuto, il secondo (come accennavi anche tu) che in questo settore tutti sono pronti a passare sul tuo cadavere pur di conquistarsi, da sciacalli ruoli e leadership che diversamente non hanno saputo conquistare. Sei stato l’unico a cogliere che dietro tuto questo c’è un complotto di un diretto avversario, spalleggisato da politicucci da strapazzo, che pensa di essere il detentore di un potere (una sorta di camera delle immunità) che gli consente anche di celare i suoi trascorsi giudiziari (vedi la citta 2 ottobre 2002). Tu conosci invece la mia e la ns. storia o potrai informarti. C’è invece chi puo’ permettersi di subaffittare un canale del suo booquet al neomelodico Zuccherino (ritenuto affiliato al cloan fezza -petrosino-d’auria) che, prima di essere arrestato, un mese fa, si esibiva dagli studi di Quarto Canale che frequentava quotidianamente. Interventi come il tuo non possono che alleviare le mie pene, anche se confermano la mia decisione di lasciare questo sciacallo mondo nel quale le persone perbene non possono continuare a rimanere. Grazie di cuore

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