Gambino/13: è doppiopesismo ?

Aldo Bianchini

Da troppe parti si sostiene di un doppiopesismo dei magistrati quando devono giudicare a desta anziché a sinistra, o viceversa.

La figura del GIP-GUP è nata nel 1989 con il nuovo codice di procedura penale, dalle ceneri di una parte de vecchio “codice Rocco”, che sancì il passaggio storico dal processo inquisitorio a quello accusatorio. Il vigente sistema processuale (accusatorio!!) prevede la parità assoluta tra le parti (accusatore e indagato) con l’onere della prova a carico dell’accusa. Questo, molto sinteticamente, il quadro attuale del processo penale vigente nel nostro Paese. Su questo quadro si erge, come dicevo, la figura del GIP e del GUP che dovrebbe essere il giudice garante dell’assoluta equidistanza di giudizio tra accusa e difesa; parlo cioè di tutta quella fase preliminare che si svolge prima dell’eventuale rinvio a giudizio e del processo dinnanzi ad un Tribunale in composizione collegiale o monocratica. Il GIP-GUP ha il potere di avallare le richieste dei PM, di rinviare loro i fascicoli con nuove richieste, di ordinare gli arresti (in carcere o domiciliari!!), e infine di rinviare a giudizio gli indagati o archiviare le inchieste. Molto spesso accade che per inchieste diverse per i personaggi coinvolti ma simili per il tipo di accuse sia lo stesso GIP-GUP a giudicare le richieste dei PM e le controdeduzioni dei collegi difensivi. Da dedurre, quindi, che il mestiere del GIP-GUP è uno dei più difficili in assoluto del nostro ordinamento giudiziario. Il caso ha voluto, in quello che vi sto raccontando, che per due mega inchieste giudiziarie riguardanti il mondo della politica nostrana a giudicare il lavoro dei PM sia stato lo stesso GIP-GUP Gaetano Sgroia (nella foto). Le due inchieste in questione riguardano, però, due schieramenti politici molto diversi (come diversi sono stati i PM); la prima mega inchiesta riguardava la MCM e il SEA PARK (con Vincenzo De Luca come illustre imputato); la seconda inchiesta è quella che ha travolto con il nome “Linea d’ombra” l’indagato illustre Alberico Gambino. Le decisioni sono state diametralmente opposte. Nel primo caso Gaetano Sgroia rimandò al mittente (pm Gabriella Nuzzi) ben tre richieste di arresto per De Luca ed altri; nel secondo caso Gaetano Sgroia ha accolto in pieno le richieste del pm Montemurro ed ha spedito in cella il buon Gambino. Le accuse sostanzialmente era identiche, sia per De Luca che per Gambino, fatta eccezione per il fatto che a carico di Gambino c’era l’aggiunta del reato di “associazione per delinquere di stampo camorristico” che ha determinato gli arresti. Nel primo caso, quello di De Luca, l’accusa si era fermata all’associazione per delinquere; tutta qui la differenza che può apparire secondaria ma che invece è di primaria importanza. Se non fosse per un problema. L’accusa di “stampo camorristico” nel caso di “Linea d’ombra” è miseramente caduta in sede di “Tribunale del riesame” che ha, addirittura, ordinato la revoca dei mandati di cattura per i due imputati più direttamente raggiungibili dall’accusa di camorra. Un’inchiesta preliminare condotta male, un’accusa formulata con leggerezza, un accanimento troppo forzato? Difficilissimo rispondere. Fatto sta che senza quell’accusa di camorra, miseramente caduta, Gambino non sarebbe stato arrestato e il clamore mediatico sarebbe stato certamente di gran lunga inferiore. Corre voce, comunque, che la difesa di Alberico Gambino stia incentrando la sua strategia difensiva, probabilmente di fronte alla Cassazione, proprio su questi aspetti sconcertanti della vicenda giudiziaria che ha travolto il consigliere regionale ed ex sindaco di Pagani. Da qui a parlare di “doppiopesismo” ce ne corre ed a questa ipotesi io non ci credo, ma è un’ipotesi che giorno dopo giorno si sta facendo strada negli ambienti bene informati del mondo giudiziario e forense del distretto. Tanto che qualche  parola presumibilmente pronunciata dall’avv. Michele Tedesco (difensore di Gambino) ha suscitato scalpore e indignazione da parte di qualche magistrato, cosa che ha indotto il difensore ad alcuni chiarimenti. Ma di questo ne parlerò nella prossima puntata.

 

 

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