Frane: l’on. Pica interroga


Frana su costone roccioso dell’Angelo, tra i comuni di San Rufo e Corleto Monforte. Il Consigliere regionale Donato Pica presenta Interrogazione al presidente Caldoro ed all’assessore Cosenza.

 

Con una nota Interrogazione protocollata in mattinata all’attenzione dell’assessore regionale Edoardo Cosenza, ed al presidente dell’esecutivo, Stefano Caldoro, il Consigliere regionale Donato Pica richiama l’attenzione della Giunta regionale sul grave fenomeno di dissesto idrogeologico nei comuni interessati dallo spaventoso incendio della scorsa settimana. Nell’Interrogazione Pica pone la questione dell’intervento urgente per il ripristino della sicurezza sull’unica arteria di collegamento tra il Vallo di Diano e l’area del Basso calore salernitano. Un territorio fortemente a rischio per il ripetersi di frane e di fenomeni di dissesto idrogeologico, dove la preoccupazione delle comunità locali ai fini della dovuta fruizione dei servizi pubblici essenziali è di primaria importanza, Nella stesa Interrogazione Pica evidenzia che, con interrogazioni ed atti precedenti, è stata peraltro già evidenziata la disastrosa condizione della viabilità nelle aree interne con la conseguente necessità di definire in tempi brevi un piano organico di interventi per la definitiva messa in sicurezza e l’ottimale fruibilità  di dette infrastrutture. “Urge avviare ogni utile procedura, allo scopo di assicurare la sistemazione del costone roccioso, ricorrendo nella fattispecie, a mio giudizio, i presupposti della somma urgenza e dunque gli elementi  giustificativi per l’intervento della protezione civile regionale – dichiara Pica – mi aspetto una risposta concreta ed immediata da parte dell’assessore Cosenza e del Presidente Caldoro, al fine di assicurare nei tempi brevi la riapertura della viabilità, necessaria a centinaia di utenti, anche in virtù della prossimo avvio dell’anno scolastico, circostanza quest’ultima che vede tanti giovani studenti degli Alburni frequentare istituti scolastici del Vallo di Diano” conclude Pica.

 

 

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