Moretti: una finta rivoluzione !!

Aldo Bianchini

Venerdì 09 settembre il nuovo capo della curia salernitana Mons. Moretti ha incontrato i giornalisti per tracciare un bilancio del suo primo anno nell’arcidiocesi. Bisogna dare atto al presule che ha messo su con la stampa un rapporto che con il suo predecessore era totalmente assente e certo non per volontà nostra. Un plauso bisogna conferirlo anche riguardo la risposta che ha dato alla domanda circa l’eventuale spostamento delle festività religiose alla domenica. “Non è uno scandalo –ha detto Moretti- spostarle da un giorno alla domenica. Credo che si tratti di discorsi più strumentali che sostanziali”. Come dargli torto! “Credo che San Matteo non si offenderebbe” esprime così una fede che non bada al folklore esteriore ma alla sostanza. Quando però entra nel merito dell’ attività di quest’anno trascorso a Salerno qualche crepa nella linearità del suo parlare mi sembra di coglierla dai fatti che “smentiscono” le sue affermazioni. Se è apprezzabile il tentativo di conoscere la realtà nella quale è stato catapultato mi sembra un tantino “arrogante” affermare che già oggi conosce la diocesi “meglio di molti altri sacerdoti”. E’ proprio così o è un cedimento alla tentazione della presunzione? Oppure è ancora solo una speranza male espressa? Vediamo i fatti. E’ notorio, ed è ormai anche visibile, che il sindaco De Luca intende trasformare la zona della città che va da Piazza Mons. Grasso alla rotatoria della zona industriale. Ne farà zona turistica e residenziale, e i lavori procedono già a forte velocità. Ora cosa farebbe un Pastore che conosce la realtà salernitana e ne è attento agli sviluppi futuri? In punta di piedi mi sento di poter affermare che certo non toglierebbe il parroco dalla zona e che anzi cercherebbe di aumentare la presenza delle strutture religiose proprio in vista dell’incremento demografico. Ora invece Mons. Moretti, a suo dire profondo conoscitore della città, come si legge dal sito diocesano con uno stratagemma tutto clericale (primo passo verso gli accorpamenti!!)  toglie il parroco e nomina amministratore di San Leonardo e Torre Angellara il parroco di Fuorni creando una mega parrocchia, stile “Roma città” più attenta ai numeri attuali di abitanti che alle esigenze pastorali e del territorio. Così ha fatto anche con Giovi che presenta una realtà territoriale e popolare ancora più frastagliata. Ai lettori e ancor più ai fedeli il giudizio! Moretti esprime anche la necessità di dare maggiore trasparenza ad un ambiente che in passato ha prodotto  non pochi malumori tra lo stesso clero e invoca “un processo di purificazione interna”. E’ vero, ci si aspettava e credo si aspetti ancora oggi anche nelle alte sfere del Vaticano, una rivoluzione copernicana che non desse spazio a dubbi e non continuasse ad alimentare malumori. Ma secondo voi amici lettori è credibile una rivoluzione o purificazione nella quale si cambiano le pedine e non le teste? Se così fosse nei paesi del nord Africa i popoli non si sarebbero ribellati e avrebbero accettato i “cambiamenti rivoluzionari” proposti dai governi. Ma quella gente sa che se non si cambiano le teste il cambiamento sarebbe solo apparente. Andiamo allora sul sito diocesano e scopriamo che a Salerno il vicario generale pur cambiando nome all’incarico è sempre lo stesso, il presidente dell’istituto sostentamento del clero è sempre lo stesso, idem per il cancelliere della curia, del presidente del tribunale, del rettore del seminario, per i vari uffici diocesani, tutti rinnovati, ops! confermati il 1 giugno 2011. Vera rivoluzione dunque cari amici o “fumo” negli occhi? Un anno è poco anche se sarebbe stato sufficiente a dare chiari segnali che allo stato non si intravedono, noi però continueremo a cercarli. Alla prossima.

2 thoughts on “Moretti: una finta rivoluzione !!

  1. Che dici Aldo,che dite amici lettori questo Vescovo metterà ordine nella Processione di S.Matteo? Voglio proprio vedere……..

  2. Semplicemente incredibile! Direttore lei ha fotografato un’istantanea che a chi ama la chiesa lascia senza parole. Mi domando cosa risponderemo noi fedeli cattolici e i nostri pastori al Signore quando ci chiederà cosa ne sia stato del nostro fratello? Potremmo dire che eravamo distratti o che abbiamo girato il volto o peggio ancora che non ci è interessato il loro destino? L’immobilismo o la finta rivoluzione sono la negazione del messaggio evangelico. Saluti

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