Sala C. – Tribunale: sciopero avvocati ad oltranza

Dopo le ultime notizie romane sulla soppressione del locale tribunale gli avvocati decidono per lo sciopero ad oltranza. Magistrati e dipendenti restano al lavoro.

Aldo Bianchini

Sala Consilina – Il dado è tratto, da lunedì si sciopera ad oltranza. Conclusione più che logica dopo un paio di settimane di agitazione e di prese di posizione, mano a mano che la situazione, indipendenza della manovra economica, si faceva sempre più chiara e comprensibile. Questa mattina (ieri per chi legge !!) gli avvocati del Foro di Sala Consilina si sono riunito in conclave per mettere un punto fermo alla situazione e per ascoltare le ultime notizie raccolte dal presidente del Consiglio dell’Ordine nel suo ultimo viaggio nella capitale.  Notizie che, a dire del presidente avvocato ichele Marcone, non sono affatto confortanti in quanto la soppressione di alcuni tribunali è stata definitivamente inserita nella legge di manovra, e questo accade per la prima volta dopo tanti anni di chiacchiere intorno ad un argomento di vitale importanza non solo per il territorio ma anche per il contenimento della spesa pubblica. Le due cose, ovviamente, come ben si comprende non sono affatto conciliabili tra loro. Si parte da un presupposto ritenuto ormai acquisito: per ogni Corte di Appello sono sufficienti tre tribunali. Ebbene il distretto giudiziario di Salerno ha quattro tribunali, uno deve essere soppresso. I quattro tribunali, lo ricordo per i meno addetti ai lavori, sono quello di Salerno, di Nocera Inferiore, di Vallo della Lucania e di Sala Consilina. Andando per esclusione e ritenendo intoccabili i tribunali di Salerno e di Nocera Inferiore, il primo perché è quello provinciale e il secondo perché è quello ch funge da avamposto della giustizia in una terra di camorra, non resta che scegliere tra i due tribunali periferici. Sala o Vallo, Vallo o Sala, sull’eterno dilemma casca l’asino. L’asino è rappresentato non tanto da una scelta apodittica o soltanto politica ma potrebbe essere confortata da come sono stati confezionati i dossier depositati e custoditi nelle segrete stanze ministeriali. In questo le Commissioni di Manutenzione potevano certamente avere un peso determinante. Qualoi delle due Commissioni ha lavorato meglio? La risposta arriverà quando si svelerà la vera intenzione del Governo in merito alle soppressioni. Certo che la decisione è determinata da un fattore economico e di contenimento della spesa pubblica, questo lo capirebbe anche un bambino, ma nella decisione è determinante lo stato della posizione di fatto delle due strutture. Era questo il senso del mio discorso nei precedenti articoli, era questo il senso del mio riferirmi alla  cosiddetta “relazione Santoro” che evidenziava alcuni punti deboli su cui intervenire e che qualcuno, forse anche per il solo gusto del “no” ha sempre cercato di osteggiare. E’ chiaro anche che i 14 punti evidenziati da Santoro non sarebbero stati sufficienti a salvare la struttura che è stata abbandonata da tempo immemorabile dalla politica locale. Politica che l’altra sera ha avuto un sussulto di dignità riunendosi alla disperata nei locali della Comunità Montana previa convocazione urgente dell’attento  presidente Raffaele Accetta. Solo per azzardare una previsione, sempre che la manovra venga realmente attuata in tutte le sue parti (io ne dubito!!), è facile pensare alla soppressione di Sala Consilina a tutto vantaggio di Vallo della Lucania, anche perché nel Cilento c’è ancora una parvenza di personaggi e di personalità politica, nel Vallo di Diano è buio assoluto. Poco più di un anno fa, all’insorgere dell’idea di accorpare Sala  a Vallo (come aveva suggerito la Commissione di manutenzione cilentana) l’unico a prendere la palla al balzo fu il neo sindaco di Sassano Tommaso Pellegrino al quale bisognava consegnare la leader-schip della querelle. In molti si opposero, anche meschinamente, e l’azione romana di Pellegrino naufragò rapidamente.  Piangere ora sul latte versato non porta da nessuna parte, bisognerà cercare di ritrovare una unità seria, rapida e ravvicinata nel tempo e fare in modo che un solo rappresentante parli a nome di tutti con le idee ben chiare. Intanto l’assemblea degli avvocati del Foro di Sala Consilina, raccogliendo la proposta dell’avv. Giovanni De Paola, ha indetto lo sciopero ad oltranza. Nelle prossime ore saranno stabilite e rese note le varie manifestazioni che intenderanno organizzare sul territorio. Non aderisce allo sciopero il personale amministrativo del tribunale e neppure i magistrati hanno inteso raccogliere questa opportunità. Si è aperta già una prima spaccatura. Lo vedremo nella prossime settimane.

One thought on “Sala C. – Tribunale: sciopero avvocati ad oltranza

  1. Egregio Direttore,
    nel Febbraio 2006, per mia esclusiva volontà, vedeva la luce il supplemento al quindicinale “La Pulce” dal titolo “Libera Avvocatura Salese”.
    Nell’articolo di fondo sostenevo che era necessario accorpare i due Tribunali, cioè quello di Sala e quello di Lagonegro. Nemo propheta in patria. Oggi tutti sembra che cavalchino questa ” idea geniale ” arrogandosene la paternità.
    Si è ancora in tempo per realizzarla? Speriamo !!!!. Dipende tutto dai due Consigli dell’Ordine.
    Una copia del supplemento è a Sua disposizione.
    Distintamente
    Giovanni DE PAOLA
    del Foro di Sala Consilina

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