La guida islamica

Salvatore Pica

L’ayatollah Alì Kamenei, guida spirituale degli islamici in Iran, ha dato il suo “affondo” contro l’Occidente. Per lui bisogna diffidare dell’America, della Francia, della Gran Bretagna e dell’Italia. Nazioni blasfeme, (forse per una questione di religione? il blasfemismo è un bestemmia) che  sono la rovina dell’umanità. Parole grosse per l’integralista maomettano. L’antico odio dell’Iran, dopo la caduta della Scià è famoso, loro hanno tolto ogni diritto alle persone in nome di una religione assoluta che applica il Corano, che dovremmo leggere per capirne di più, in modo traslato e basato sul fraintendimento. Il Corano ha dei versetti bellissimi, pieni di amore per il prossimo, non sempre il linciaggio è un atto “dovuto” in nome di Dio. Insomma, anche Kamenei, approfittando della primavera islamica, ha lanciato i suoi dardi di avvertimento, severi e conservatori. Ha dimenticato, però, che questi cambiamenti storici, nel Nord Africa, sonno avvenuti grazie ai laici più propensi al bene delle Nazioni, che ella fede assoluta. Se in passato l’Iran, con il suo conservatorismo politico e religioso, ha avuto audience, oggi deve fare i conti con una gioventù più colta, per fortuna di tutti. Come in ogni  cambiamento, ognuno dice la sua, in Iran, non la dice nessuno.

 

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