Filippo Ispirato

Dall’ultimo rapporto
Svimez si conferma il divario crescente tra Centro Nord e Mezzogiorno del paese
in termini d’occupazione.
Il tasso di
disoccupazione si attesta per l’anno scorso al 13,4% contro una media del 12%
circa nel 2008; il Centro Nord arretra ma rimane abbondantemente al di sotto con
un tasso che si aggira attorno al 6,4%, rispetto al 4,5% del biennio
precedente.
La problematica del
lavoro è ancora più evidente se si considera il dato tra i giovani, che arriva a
sfiorare nelle regioni del Sud il 60% circa: la conseguenza principale è la
continua fuga di cervelli, di giovani laureati verso il Settentrione o
addirittura verso l’estero dove trovano condizioni di lavoro più stimolanti e
accoglienti.
Il problema del Sud è
quello di aver innescato nel tempo un circolo vizioso che costringe il nostro
territorio a rimanere relegato in una situazione di arretratezza economica; si
assiste ad una continua emigrazione culturale, che obbliga giovani con titoli di
studio elevato a trasferirsi in zone a maggiore attrattività lavorativa, con
l’aggiunta di aver investito ingenti risorse per la formazione scolare ed
universitaria.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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