Lettera da un naufrago

Marco Bencivenga

Prima di guardare le mie foto, vi prego … leggete la mia breve storia.

Fui forgiato presso un’importante industria del Nord, smaltato e rifinito in altra consortile del Sud e dotato di maniglie colorate ed ergonomiche affinchè spingendomi nel pieno del carico, potessi offrire una presa comoda e visibile anche di notte. Ebbi ruote affidabili e robuste, tali da garantire una buona tenuta pure nei supermercati più affollati specie su pavimenti unti e bisunti o lavati da poco; all’interno del piano di appoggio, poi, fu installato un ulteriore supporto richiudibile, perché sostenesse  prodotti  fragili come uova, farina, biscotti, etc …

Fui funzionale, comodo e pratico: vissi con orgoglio la mia età!

Non ricordo bene come andò, ma dopo pochi giorni di onorato lavoro fui condotto da mano ignota in zona Lungomare Trieste, poco più avanti del tratto antistante le splendide fontane che come tutti sapete disegnano con poderosi zampilli spumeggianti, incantevoli geometrie d’acqua tra gli scogli e il mare.

Forse di giorno o forse di notte, i miei ricordi sono sbiaditi, ma d’improvviso … una forza cieca e bruta mi sospinse tra le acque smeraldine di questa splendida città.

Qualcuno accennò alla mia presenza, ma fui presto accantonato dalle priorità del giorno: anche se sporgo dal mare e mi si vede nelle notti di luna piena, a chi mai può interessare di un ferroso e ormai cigolante aggeggio come me ?!

Fui avvistato ancora una volta in occasione dei mirabolanti fuochi pirotecnici in onore di San Matteo, ma …

Niente da fare: sono ancora qua.

Vi prego, ora che conoscete la mia breve storia, anche se inutile e poco piacevole … riuscite a tirarmi fuori da qui prima che la ruggine mi consumi del tutto?

Grazie

P.s.

Adesso, guardate pure le mie foto…

 

 

 

45 thoughts on “Lettera da un naufrago

  1. mi scappa la lacrima…come si può essere così crudeli da lasciarlo ancorà lì??? tutti lo vedono ma nessuno accoglie la sua richiesta di aiuto…

  2. Certo che l’indifferenza è la peggiore delle malattie del periodo consumistico e globalistico…che stiamo vivendo!Deturpare uno dei lungomare più belli del nostro SUD, lo trovo semplicemente vergognoso…ma più vergognoso far finta che non ci riguardi..un po’ come in tutte le cose!Se le amministrazioni si ritrovano spesso a dover affrontare magagne e problemi ben più seri…ognuno di noi con un po’ di buon senso…può fare la sua…credo non costi niente da buon cittadino entrare in acqua e tirar fuori questo povero carrello che non aspetta altro che tornare a far il suo dovere…Mi appello alla coscienza di tutti!!Non lasciamolo marcire nell’indifferenza! Salerno è una delle città più virtuose d’Italia per la raccolta differenziata i cittadini in questo dovrebbero dare l’esempio…anche perchè un carrello non è un rifiuto biodegradabile…ed un mare come questo…uno dei più belli del mondo non merita uno schiaffo simile!

  3. Sembra uno scherzo. Una città virtuosa che ha mostrato all’Europa intera come sia possibile alzarsi in piedi e dire la propria nn merita questo pugno nello stomaco..se nessuno vuole attivarsi, facciamo qualcosa noi…subito!

  4. Purtroppo non si tratta di uno scherzo,anch’io l’ho visto….e, quel che è più grave, ho visto turisti (dubito che ritorneranno…..) intenti a fotografarlo!

  5. Qual’è la differenza tra pietà e commozione?…….è spiegata in questa breve ma splendida autobiografia. La commozione è suscitata dall’accorata testimonianza del protagonista, la voce silenziosa ma fiera di chi è vittima, innocente, della prevaricazione e del disprezzo, del non-amore: è l’abbandono che MUOVE a COMpassione…in una parola commuove. E la pietà? si, la pietà…..è quella, la sola che resta da provare per l’informe massa anonima (seppur formata da un coacervo di nomi e cognomi…i soliti ignoti….), inconsapevole, ma non innocente, vittima della propria incultura, del proprio non-amore, del disprezzo delle proprie radici, della propria storia…..del proprio futuro.
    Commozione e pietà: non fratelli, solo fratellastri…..

  6. Chi non ama la propria terra, non potrà mai realizzare la propria personalità e sarà sempre infelice

  7. Eppure sul nostro splendido Lungomare passano le pattuglie dei vigili urbani, lavorano incessantemente i giardinieri, ripuliscono dai rifiuti gli spazzini…. Quanto tempo occorre per ripulire ???

  8. Come ricostruire con un pizzico di ironia un brutale scempio.
    Un carrello che viene lasciato ad arrugginire nell’indifferenza della gente e delle amministrazioni fa tanta tristezza e malcostume, ci sarà qualcuno che avrà il buon senso di rimuoverlo? Oppure dovrà davvero arrugginire?
    Forse mi sto sbagliando, ma a vostro avviso, il carrello, sta aspettando che qualcun altro butti ancora qualcos’altro in modo tale che gli si faccia meglio compagnia?
    Rabbia.

  9. Ho visto il carrello questa sera dopo aver letto qua sopra, ma non mi stupisce che nessuno lo tolga.

    L’ anno scorso a pastena hanno ripescato un telaio di una vespa 50 special. Ho detto tutto!

    1. Mi fa piacere vedere che qualcuno sta commentando questo articolo…… mi fa sentire meno sola!
      Potrei elencare una serie di altre ‘oscenità’ sparpagliate qua e là in giro per Salerno, e, certo,ognuno di noi potrebbe farlo,visto che non ne mancano;di sicuro, questo carrello,per la scelta della ‘location’ è davvero emblematico,come uno sfregio sul volto di una bellissima donna.Siccome credo che l’abbiamo visto un pò tutti,anche i vigili urbani,gli spazzini e i giardinieri che lavorano sul lungomare (come ci fa notare Mariella),e comunque resta lì dov’è (da circa un anno,ve lo garantisco), che ne direste di ‘passare ai fatti’?
      Chi ci starebbe a organizzarci per ‘ripescarlo’?

  10. Oltre la rabbia, la vergogna.
    ore 18 e 20 del 29/09/2011: il carrello è ancora dove si trovava ieri…

  11. Eppure non eravamo assuefatti a questi spettacoli?Quante volte mi sono sentito dire “ah ,ma è stato sempre così”…..

  12. Nel mio lungo girovagare per il mondo….ho camminato su terre dove dovevi stare attento anche nel poggiare i piedi…eppure il rispetto per la propria terra che ho trovato nell’animo sardo…forse non l’ho trovato in nessuna altra parte…..da questo popolo dovremmo imparare…come amare la propria terra e rispettarla….
    Sono parole dette da una campana…mi chiedo quando anche noi impariamo ad amare la nostra terra ….
    Grazie bellissime parole e molto significative….

  13. I vigili dicono “Non è competenza nostra”.

    Ma allora dobbiamo tirarlo noi cittadini fuori dal mare?

  14. Direi che non abbiamo altra scelta!!!!
    Ah,per la cronaca……le segnalazioni che state (giustamente) suggerendo di fare, sono già state fatte in questi mesi:i vigili,la guardia costiera,il comune,salerno pulita……la risposta? ‘Non è nostra competenza!’
    In reltà,la ‘storia’ di questo ormai famoso carrello rappresenta solo la parte emersa del problema, problema che ha radici molto profonde e ben consolidate, che affondano nella mancanza di cultura (o della presenza di una certa subcultura),di rispetto per sè stessi e per gli altri;mancanza di dignità……tutto ciò ha portato alla perdita del senso civico,per cui vediamo uomini adulti,ben vestiti,che estraggono l’ultima sigaretta dal pacchetto,e gettano lo stesso per terra ( accaduto pochi giorni fa,al corso Vittorio Emanuele!!!);famiglie modello,con bambini piccoli, che consumano la pizza e lasciano ai loro piedi i contenitori,i tovaglioli usati,i sacchetti della rosticceria,le bottiglie della birra,le lattine della coca (visto qualce sera fa ai giardinetti di Mercatello….a pochi passi dai contenitori dei rifiuti e dalla campana x la raccolta del vetro!!!!!!!!).
    Che fare?
    Antonio si chiede se dobbiamo essere noi cittadini a tirarlo fuori dal mare……
    Forse andrebbe intrapreso un gesto esemplare,come potrebbe essere questo ‘ripescaggio’.
    Magari messo in risalto anche tramite questo quotidiano,che,con questo articolo sta attirando l’attenzione di noi tutti,che abbiamo trovato occasione per far sentire la voce di chi,senza etichettarsi ‘ecologista’,’ambientalista’, o quant’altro,si sente semplicemente ‘persona’,che,secondo me,implica già tutto,e,pertanto,crede che tutta la faccenda sia ‘di propria competenza’!

  15. Non capisco Giuseppe…A cosa servirebbe una vergogna simile? a fare bella figura con i pochi turisti che vengono a Salerno?

    1. credo che giuseppe intendesse che il carrello potrebbe essere ancora utilizzato nei supermercati

  16. Ma io vorrei sapere che ce l’ha gettato! Cioè, perchè è più semplice buttare a mare un carrello invece che portarlo all’isola ecologica?

  17. Ma se sopra scrivevano di aver ritovato il telaio di una vespa al porticciolo di pastena, ci sorprendiamo che non buttino il carrello all’isola ecologica?! questo è il gesto di un pazzoide che NESSUNO vuole cancellare perchè in questa cittá esiste interesse solo per il calcio…

  18. marco, complimenti per la sensibilità delle tue parole. il mal costume dei luoghi dove viviamo si palesa con gesti/immagini deprecabili. purtroppo viviamo un mondo che non rispettiamo e non salvaguardiamo.penso che il senso civico è un concetto lontanissimo dalla nostra cultura, ahimè

  19. già portarsi via un carrello denota poco senso civico …non bisogna poi meravigliarsi, purtroppo, che lo si lasci dove capitii!!!che dire? non ho parole

  20. Questo signore che scrive è il mio cuginetto…….. Realista e crudo ma tremendamente vero!!!!!!baci Marco!!!!

  21. Il gesto è sicuramente scellerato,condannabile,e i ‘cittadini’ che ancora compiono di queste nefandezze si meriterebbero di essere colti in flagrante e sanzionati a dovere;come pure ci sarebbe da ridire su istituzioni e forze dell’ordine che tralasciano d’intervenire.
    Ma piuttosto che stare a guardare e condannare,seduti comodamente davanti al nostro pc,diamo una svolta, e facciamo vedere come la pensiamo veramente!
    Ci stiamo organizzando per ‘il ripescaggio’,l’appuntamento è,per chiunque lo volesse,per domenica,lì sul ‘luogo del misfatto’ alle 12.
    Vi aspettiamo numerosi !

  22. Questo articolo colpisce perché anziché utilizzare gli stessi mezzi di quelle persone incivili che deturpano l’ambiente, e cioè la rozzezza e la maleducazione, usa l’ironia.
    Anzi l’articolo può dirsi poetico addirittura. Dall’abbrutimento dei nostri tempi ci si può salvare solo con la poesia. E poetico deve diventare il nostro modo di vivere. Vivere in maniera poetica vuol dire ammirare un bel tramonto, apprezzare un paesaggio, arrossire ad un complimento, parlare a bassa voce.
    Solo la poesia può salvare l’uomo dalla barbarie.

    PS La cosa che dispiace è la spesa che devono accollarsi quelle persone civili che avessero intenzione di rimuovere il carrello. Costano il trasporto del carrello e lo smaltimento dello stesso!

  23. Assistiamo con rammarico all’ennesimo atto di inciviltà nei confronti del nostro territorio.
    L’inciviltà dimostrata in diverse occasioni nella cura del patrimonio ambientale si traduce in forme ancor più deleterie, in gesti premeditati di vandalismo irresponsabile,un problema culturale profondo che mette in discussione la possibilità stessa di sviluppo della Città di Salerno.
    L’assunzione di responsabilità nella gestione e nella cura dei beni collettivi è fondamentale per dare un’impronta positiva al futuro della nostra città.
    La responsabilità delle amministrazioni pubbliche deve conciliarsi necessariamente con il buon senso dei cittadini.
    Continuate a segnalare atti di questo tipo, nella speranza che le istituzioni facciano il loro dovere

  24. L’articolo sapientemente ironico di Marco, mette in evidenza un fenomeno di grande inciviltà, segno di indifferenza e di supeficialità.

    Deturpare la propria terra come se fosse terra di nessuno, la dice lunga sul modo di pensare di alcuni “cittadini” che con la civis hanno poco in comune. per questi uomini, la propria casa è il regno….ma fuori dalla porta è res nullius…dunque possiamo anche gettare un carrello in acqua, tanto..che importanza ha????

    Lo sdegno delle persone perbene è giusto e motivato ma purtroppo sembra che il menefreghismo oggi abbia la meglio su tutto.

    Il nostro paese va in malora, tutto dal Nord al Sud…..ma ben pochi sembrano accorgersene.

    L’articolo di Marco, corredato da una magnifica foto-testimone dello scempio, è una delle voci che si leva con intelligente tono satirico di chi vede e cerca a suo modo di lottare.

  25. sono un napoletano in procinto di trasferirsi a Salerno…mi lamentavo per l’abbandono e il degrado della mia città e ora devo prendere atto che anche in questa piccola perla non è che poi funzioni tutto alla perfezione. io sono disposto a rimuovere il povero naufrago ma vorrei capire chi sarebbe effettivamente responsabile del suo abbandono e soprattutto a chi spetterebbe la rimozione??? vorrei conoscere tutti questi signori…che scempio…

  26. Siamo buoni solo a trasformare l’oro in sterco!! Viviamo in uno dei posti più belli dell’Italia, ma continuiamo a “stuprare” l’ambiente e le opere artistiche che possediamo!!!

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