Sala C.: distretto sanitario in Procura

Bocche cucite in Procura sull’inchiesta a carico del Distretto Sanitario. La Finanza ha già depositato i risultati dell’inchiesta. Provvedimenti?

Aldo Bianchini

Sala Consilina – Il fascicolo si troverebbe direttamente nelle mani del capo della Procura di Sala Consilina dott. Amato Barile. Le risultanze dell’inchiesta sarebbero particolarmente inquietanti e qualche provvedimento potrebbe essere preso da un momento all’altro. L’argomento è molto delicato: la Procura avrebbe allungato lo sguardo sulle modalità contenute nel contratto di affitto dei locali in cui è ubicato il Distretto Sanitario di Sala Consilina. E’ il costo eccessivo dell’affitto a carico dell’erario pubblico che avrebbe allertato gli Organi inquirenti (sembra che una tranche  dell’inchiesta riguardi anche la Corte dei Conti). Una cosa è certa. L’indagine avrebbe mosso i primi passi circa un anno fa sulla base di una segnalazione “apocrifa” e sarebbe stata rilanciata dalla vivace e vibrata protesta che gli addetti ai servizi veterinari (Rocco Panetta in testa!!) inscenarono giustamente contro il comune di Sala Consilina per denunciare lo stato di assoluta inagibilità e insalubrità delle strutture in cui erano e sono chiamati a svolgere il loro delicatissimo compito. I veterinari e gli amministrativi di quel servizio chiesero anche l’immediato trasferimento della sede nei locali che il comune di San Pietro al Tanagro aveva messo a disposizione nell’enorme palazzone comunale. La cosa non fu digerita dal sindaco Gaetano Ferrari il quale, pur vivendo gli stessi disagi dei suoi colleghi (il sindaco è dipendente dell’ASL e addetto ai sevizi veterinari), si oppose tenacemente all’idea per cercare di mantenere a Sala un servizio importante. Insomma gli inquirenti (in primis Guardia di Finanza) si chiedono molto verosimilmente il perché continuare a mantenere in affitto (anche costoso!!) dei locali quando a pochi chilometri c’è la disponibilità gratuita di strutture pubbliche di proprietà. Il pervicace atteggiamento di resistenza del Comune di Sala Consilina (che per quanto mi riguarda è frutto di una logica politica anche condivisibile!!) avrebbe insospettito gli inquirenti. Si vocifera, anzi, che almeno un dipendente dell’ufficio tecnico del Comune di Sala Consilina sarebbe già stato sentito, nella qualità di persona informata sui fatti, dagli inquirenti salesi. Se a tutto questo si aggiunge l’esistenza della lettera che l’Area Tecnica della Asl di Salerno ha inviato, tempo fa, al direttore responsabile del Distretto Sanitario con la quale lo si invita a valutare rapidamente la possibilità di un trasferimento dell’intera struttura nei locali del plesso ospedaliero di Sant’Arsenio il quadro è completo. Una domanda si impone necessariamente. Ha ragione la politica a cercare di tenere il Distretto a Sala o ha ragione l’esigenza del contenimento della spesa? Insomma gli inquirenti vogliono capire se nella diaspora tra esigenza politica ed esigenza economica possa annidarsi, subdolamente, un’esigenza di carattere privato. Speriamo soltanto che presto arrivino le risposte. C’è, però, una notizia dell’ultimo minuto. Sembrerebbe che nella lettera di invito-diffida che la Asl ha inviato al Comune ed al Direttore Responsabile del Distretto sia stato inserito un dato assolutamente falso. Difatti il contratto di affitto con la proprietà dello stabile che ospita il distretto scadrebbe nel 2015 e, dunque, per la stessa proprietà il tutto è perfettamente regolare essendo il contratto regolarmente registrato ai fini amministrativi e fiscali. La precisazione è doverosa anche per contrastare, dichiara la proprietà, che dall’interno e dall’esterno dell’amministrazione comunale spinge verso una decisione radicalmente opposta alle intenzioni della stessa amministrazione.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *