Parco eco-archeologico: ancora furti

Da Tiziana Troisi

Nella notte tra martedì 22 novembre e mercoledì 23 il parco Eco-archeologico di Pontecagnano Faiano ha subito il quarto furto nel giro di 4 mesi. Il Parco, sede del locale circolo di Legambiente “Occhi Verdi”, è continua preda di scempi e ruberie. I ladri si sono introdotti nell’area forzando le porte del casotto centrale del parco che ospita la segreteria del circolo, sottraendo da esso il computer portatile, appena acquistato a seguito del precedente furto, e la caffettiera. La corsa sfrenata dei balordi è stata però fermata da una pattuglia dei carabinieri, che  occasionalmente ha intercettato la fuga dei ladri. Questi, vistisi scoperti, hanno frettolosamente abbandonato la refurtiva trafugata, poi, fortunatamente, recuperata dagli stessi carabinieri. I volontari e  i dirigenti del circolo sono sgomenti e stupefatti per questo ennesimo colpo inferto ai danni del parco. Parco che ha collezionato, complessivamente nell’arco di due anni, la serie più varia e bizzarra di furti, quali prodotti degli stessi orti urbani, attrezzi tecnici fondamentali per la manutenzione quotidiana dell’area, computer portatile fino alle caprette che, ignare di tutto, placidamente pascolavano nel loro recinto indisturbate.  Il circolo “Occhi verdi” intende pubblicamente denunciare, a mezzo stampa, la situazione di abbandono totale in cui versa il parco da parte dell’Amministrazione comunale della giunta Sica, che pure, talvolta, usufruisce dello stesso spazio per iniziative comunali, salvo poi dimenticarsi,  della tutela, anche e soprattutto  notturna, della stessa area parco. Più volte in passato Legambiente “Occhi Verdi” ha richiesto all’amministrazione comunale, non solo in occasione di campi di volontariato estivo o di eventi catalizzatori dipubblico, un aiuto per la sorveglianza diurna e notturna del parco, ma purtroppo le richieste pressanti dei membri del circolo sono rimaste inevase. Eppure Pontecagnano, nella sua globalità territoriale e non solo limitatamente all’area parco, negli ultimi mesi ha registrato una notevole e innegabile impennata della criminalità, con un aumento degli scippi, soprattutto a persone anziane. Dunque non stupisce il totale disinteresse verso l’unico significativo polmone verde della città. Tuttavia i membri del circolo “Occhi Verdi” continuano a reclamare maggiore attenzione per l’area del parco e soprattutto maggiore rispetto per i volontari che ci “lavorano” a tempo pieno, ribadendo alle autorità comunali la necessaria collaborazione affinché il parco, da oasi felice, non diventi una sorta di luogo criminale, abbandonato a se stesso.

 

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