Agricoltura: Andria non ci sta

Da uff. stampa Senato

 

ROMA – MANOVRA/AGRICOLTURA, ANDRIA (PD): “TROPPI SACRIFICI PER L’AGRICOLTURA. SUBITO UN CORRETTIVO”  Dichiarazione del senatore del Pd Alfonso Andria, Vice Presidente della Commissione Agricoltura a Palazzo Madama
“Il sacrificio richiesto al mondo agricolo è enorme. Questa è una manovra dura, quanto necessaria, ma relativamente all’Agricoltura rischia di non mantenere quell’equità che è invece dichiarata come l’elemento caratterizzante e l’obiettivo cui tendere”. Così il senatore del Pd Alfonso Andria, Vice Presidente della Commissione Agricoltura del Senato. Dopo aver enumerato i punti sicuramente positivi del decreto legge 201 relativi al comparto agricolo, il senatore democratico ha commentato “il vero punto dolente” relativo all’assoggettamento ad ICI/IMU dei fabbricati rurali.
“I fabbricati che insistono sui fondi agricoli – spiega Andria – sono classificati rurali se servono al fondo in rapporto alla sua estensione e alle sue caratteristiche: i fabbricati, dunque, catastalmente sono considerati come pertinenza del terreno. Il reddito del fabbricato rurale è incluso nel reddito dominicale del terreno e perciò applicando l’IMU al fabbricato rurale si concretizza, di fatto, una evidente duplicazione d’imposta, dando luogo ad una palese illegittimità”. Andria ha perciò chiesto che “il governo dia già oggi, in Aula, un’indicazione rassicurante e che al primo provvedimento utile torni su questo delicato aspetto e lo ridefinisca con assoluta equità”.  “Ci aspettiamo – ha continuato – che un Governo così autorevole, come quello guidato dal Presidente Monti, riconosca al settore primario un ruolo trainante per l’economia nazionale e promuova e rilanci a livello mondiale il Made in Italy nell’agroalimentare, agevolando i provvedimenti di iniziativa parlamentare già presentati al Senato, come alla Camera, nei comparti dell’agroalimentare e della pesca sui temi della crescita, della competitività, del valore del territorio, della revisione della spesa pubblica dentro una nuova governance degli Enti di Ricerca in Agricoltura vigilati dal MIPAAF”. “Attendiamo con fiducia – ha concluso Andria – che il Governo italiano ponga in essere, finalmente, una vera politica agricola nazionale”.

 

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