Cava: “Manifattura alla Città. No alla svendita”

Da uff.stampa PRC
CAVA de’ TIRRENI – “Un’amministrazione che permette la svendita del patrimonio economico e culturale della propria città, che dà casa ai ricchi e non incentiva lavoro stabile e duraturo, è un’amministrazione che non merita di governare una grande città come Cava de’ Tirreni.” afferma il segretario cittadino PRC Alfredo Senatore. “JATEVENNE!” è l’urlo di un territorio che si ribella all’ennesima speculazione a danno della popolazione da parte dei soliti palazzinari che vogliono mettere le mani sulla città. “Non possiamo permettere la colonizzazione del territorio da parte della “cricca” Maccaferri-Montezemolo-Casamonti che presenta incongruenze e zone d’ombra.” continua il segretario. La Manifattura Tabacchi non è solo la storia di un’altissima specializzazione operaia che ha dato lustro e ricchezza a Cava de’ Tirreni, essa è il simbolo della solidarietà e dell’emancipazione: asili nidi e mensa sono state un primato nazionale. Una conquista raggiunta con il contributo di tutto il corpo sociale della città. Una delibera del consiglio comunale dei primi del Novecento sancisce infatti la cessione delle aree della Manifattura Tabacchi all’Agenzia Sigaro Toscano al solo fine di garantire la produzione e quindi la crescita sociale ed economica della città. La lungimiranza degli amministratori dell’epoca è stata di fatto tradita da chi pensa che un bene pubblico possa essere svenduto ad uno speculatore privato. La filiera produttiva del tabacco (contadini, operai, commercianti) ha realizzato, nel cuore della Campania, la Piccola.

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