POLLA: chi era Gerardo Ritorto ?

 

Aldo Bianchini

POLLA – Ho conosciuto poco, molto poco, Gerardo Ritorto per poterne tracciare un profilo postumo ed anche a distanza di trent’anni dalla sua morte. Posso solo affermare di aver conosciuto un uomo forte e persuasivo, un uomo capace di far passare le proprie idee senza imporle, un uomo profondamente conoscitore del suo territorio, un uomo assolutamente fuori da ogni compromesso, un uomo nato all’ombra di Enrico Quaranta ma presto diventato il suo consigliere-ispiratore, un uomo che amava il potere senza diventarne mai succube, un uomo che per molto tempo rappresentò la  punta di diamante del Vallo di Diano e dell’intera provincia di Salerno per non dire della Campania tutta. Forse proprio la sua lungimiranza e la sua precognizione delle scelte future lo persero. Rimase vittima di un incidente stradale nel tratto tra Pontecagnano e Salerno dell’ A/3. Un banale incidente in cui l’autista però si salvo dopo varie peripezie. Ancora in tanti dubitano sulla autenticità di quell’incidente e in tantissimi sono tuttora propensi a credere che, invece, si trattò di un vile attentato. La storia, comunque, ci ha lasciato il ricordo di un personaggio certamente al di sopra della media e per certi versi anche scomodo. Soprattutto negli ambienti dei lavori pubblici della metropoli partenopea. Mi ero da sempre ripromesso di condurre una seria e veritiera inchiesta sulla sua morte che ancora oggi è avvolta dal mistero. Non mancherò di accontentare la mia e la vostra curiosità nei prossimi numeri della rivista “Città Vallo” che troverete nelle prossime settimane nelle edicole del Vallo di Diano.  Con vivo piacere pubblico qui di seguito le note anagrafiche e biografiche (tratte dal sito www.gerardoritorto.it) sulla sua breve vita terrena. Prima Vi ricordo che oggi a Polla viene ricordata la figura di Ritorto anche con l’intitolazione alla sua memoria dell’area industriale alla presenza delle massime autorità locali e provinciali. <<Gerardo Ritorto nacque a Polla il 12 dicembre 1937 nella grande casa sulla diga “Maltempo” del fiume Tanagro. Perito industriale, nei primi anni lavorativi si dedicò all’insegnamento presso l’Istituto Tecnico Industriale Statale di Sala Consilina. Successivamente, lasciato l’insegnamento, si fece notare come imprenditore in diverse attività industriali e commerciali, fino poi a entrare nel Consiglio Nazionale dei Giovani Industriali di Confindustria. Sin da giovanissimo si impegnò nella militanza politica e a soli 26 anni fu eletto al Consiglio Comunale di Polla. Negli anni 1968-1969 fu segretario amministrativo della sezione provinciale del PSU, il Partito Socialista Unitario di De Martino e Tanassi, ed in questi anni cominciò a lanciare ciò che era in nuce il programma aggregativo dei Comuni del Vallo con lo slogan Se tutti i Comuni del Vallo si dessero la mano. La passione per il calcio lo portò ad essere Presidente delle squadre di Polla, del Vallo di Diano e, per un breve tempo, vicecommissario della Salernitana. Nel giugno 1974, insieme a Luigi Pica, Vincenzo Curcio ed Enzo Vacca, fondò il periodico di politica e cultura “Il Vallo”, che quattro anni dopo si trasformerà nel “Corriere del Salernitano”. Ancora nel 1978 si fece promotore della nascita della prima emittente televisiva indipendente del territorio “Televallo” e fondò il centro studi dedicato al socialista, poeta e sindaco di Tricarico, Rocco Scotellaro. Fu Presidente del Centro Sportivo Meridionale di S. Rufo. Componente della Giunta della Comunità Montana “Vallo di Diano” dalla sua fondazione nel 1975, ne fu Presidente fino al 1980. Nello stesso anno fu eletto al Consiglio Regionale della Campania con 22.000 preferenze e nell’ottobre 1981, capogruppo del PSI alla Regione Campania, entrò in Giunta come Assessore all’Industria ed all’Artigianato. Promotore di un’azione riformatrice e innovativa nel settore del credito, attivò  l’intervento regionale per garantire anche alle regioni meridionali, e in particolare alla Campania, la possibilità di usufruire dei mutui agevolati concessi dal Fondo di Ristabilimento della CEE interessanti i settori dell’industria, dell’artigianato, della formazione professionale e dell’edilizia popolare in applicazione della legge 30/11/1976 n. 796. Tra i momenti più significativi del suo breve mandato si annovera l’attivazione di un comitato di coordinamento nazionale tra le Regioni per la definizione dei problemi degli stabilimenti termali appartenuti all’EAGAT e per la definizione di una politica coordinata del termalismo nazionale. Fu promotore dell’accordo Regione Campania-Enel che rese operativo mediante dettagliati punti programmatici finalizzati a definire un nuovo strumento: il Piano Energetico Regionale e favorì l’elaborazione del progetto di metanizzazione per la Campania e quello per il disinquinamento industriale. Definì la costituzione del Consorzio di Ricerca sull’applicazione dei materiali plastici e sui problemi della corrosione e quella del Consorzio di Ricerca su innovazioni tecnologiche e risparmio energetico, portando  a compimento l’iter per la realizzazione di altri due Consorzi di Ricerca in Portici (Criai-Cnr). Ideò ed organizzò al Maschio Angioino a Napoli la Conferenza Regionale sulle Partecipazioni Statali, dalla quale scaturirono una moltitudine di iniziative, la principale delle quali fu la realizzazione di un tavolo stabile di trattative tra Regione Campania, Ministero delle Pp.Ss. e forze sociali per la definizione e localizzazione degli interventi industriali in Campania. Su questa linea, dopo approfonditi studi a livello europeo, si fece promotore di un progetto-pilota per l’insediamento in Campania di venti imprese medio-piccole ad elevato e innovativo contenuto tecnologico e manageriale. Avviò un’azione di rilancio dell’intero settore dell’Artigianato studiando appositi provvedimenti legislativi che prevedessero la creazione del Testo Unico della legislazione di settore, una precisa normativa per il marchio di qualità per i prodotti dell’artigianato campano, la salvaguardia dei maestri artigiani e la creazione delle botteghe-scuola, la realizzazione di mostre permanenti, e l’impiego di fondi CEE per interventi complessivi a favore delle piccole e medie industrie e delle imprese artigiane.  Il 1981 è l’anno nel quale vide la luce il progetto più importante e complesso del suo percorso politico e ideale, frutto di coerente passione civile: la “Città Vallo di Diano”. Con la partecipazione di Paolo Portoghesi, Uberto Siola, Francesco Forte e il concorso di numerosi tecnici ed intellettuali furono realizzati i piani di sviluppo socio-economico e di assetto territoriale del Vallo di Diano, incentrati sull’idea di una unione dei Comuni in una nuova grande realtà amministrativa. Agli inizi del 1982 fu nominato membro della Commissione Economica del PSI con De Michelis, Formica, Forte, Ruffolo. Il 15 maggio 1982, a soli 44 anni, morì in un incidente stradale>>.

 

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