SAN CARLO: la pensione di Muscillo

Da Fracnesco Cutro

POTENZA – Con Michele Muscillo va oggi in pensione una delle grandi professionalità che hanno segnato la storia dell’Ospedale San Carlo dalla seconda metà degli anni Settanta. La sua vicenda professionale è intimamente legata alla crescita della chirurgia urologica lucana. Appena laureato, con 110 e lode all’Università di Roma (mentre la specializzazione la consegue a Napoli), cominciava infatti il suo tirocinio presso la divisione d’Urologia nel vecchio complesso di Santa Maria. Il suo maestro, Raffaele Vita, rimase subito impressionato dalla sua dedizione e la sua passione per la sala operatoria: “E’ uno che porta sempre gli zoccoli”. L’episodio lo ricorda la figlia Angela Vita, la responsabile dell’unità di Andrologia che costituisce la memoria storica del reparto. E al San Carlo il dottor Muscillo ha trascorso tutta la carriera: è assunto nel marzo 1979, dopo aver prestato il servizio militare come tenente medico, ottiene l’abilitazione al primariato nel 1991, diventa aiuto nel 1993, nel 1997 gli è affidata la responsabilità del modulo di urologia pediatrica, un ramo di attività che già all’epoca aveva raggiunto una tale consistenza da meritare una struttura autonoma. Nel 2000 Muscillo assume le funzioni di primario, nel febbraio 2002 vince il concorso e diventa direttore dell’Unità operativa complessa di Urologia.

Inizia l’attività didattica nel 1990 come docente di urologia presso la scuola Convitto professionale per infermieri della Croce Rossa, dal 1997 insegna al secondo anno del corso universitario per infermieri dell’Università Cattolica presso il San Carlo. Una vocazione da docente che si è espressa anche nella costante attenzione alla crescita dei dirigenti medici del suo reparto, al loro aggiornamento, all’adozione delle tecniche più avanzate in laparoscopia e in chirurgia mini-invasiva, sia con l’affiancamento in sala operatoria ma anche attraverso esperienze di training nelle realtà più avanzate.

 

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