DISTRETTI TECNOLOGICI, 220 MILIONI ALLA CAMPANIA TROMBETTI: “REALIZZIAMO SISTEMI INTEGRATI DI RICERCA, INNOVAZIONE E FORMAZIONE”

 

 

 Da uff.stampa Regione

NAPOLI – Ammontano a 220 milioni i finanziamenti per i nuovi distretti tecnologi ed i laboratori pubblico – privati in Campania.La somma è stata stanziata nell’ambito del PON Ricerca e Competitività. In totale, i milioni messi a disposizione sono 290, di cui 70 serviranno per   il potenziamento delle strutture già esistenti.Ne è stata data notizia nel corso del convegno “Distretti e Innovazione: migliorare le performance dei distretti tecnologici e dei poli di innovazione. L’orientamento ai risultati”, promosso dall’Agenzia per la diffusione delle tecnologie per l’innovazione e il Dipartimento per lo Sviluppo e la Coesione Economica, in collaborazione con  FORUM PA e  Campania Innovazione s.p.a. – Agenzia Regionale per la Promozione della Ricerca e dell’Innovazione e svoltosi stamani presso la Mostra D’Oltremare.All’evento, aperto dall’assessore regionale alla Ricerca e Innovazione Guido trombetti,  hanno partecipato fra gli altri  il capo dipartimento per lo Sviluppo e la Coesione economica Sabina De Luca, il direttore generale dell’Agenzia per la diffusione delle tecnologie per l’innovazione Mario Dal Co, il presidente di Campania Innovazione Giuseppe Zollo, il direttore generale di Campania Innovazione Edoardo Imperiale, il capo dipartimento Ricerca e Istruzione della Regione Luciano Criscuoli.In Campania i distretti ad elevata tecnologia ammessi a finanziamento  sono sei: Aerospazio, Beni culturali, Edilizia ecosostenibile, Biotecnologie, Energia, Trasporti e Logistica, a cui va aggiunto IMAST, il distretto sui materiali, già esistente.Invece i “Laboratori pubblico-privati”  ammessi a finanziamento sono 13: Ritam (materiali per aerospazio), Ehealthnet (ict per la salute), Top-in (ict per telecomunicazioni e sensoristica), Temotec (ict per beni culturali), Biochamp (materiali per la salute), Full cell lab (energia), Marte (trasporti e logistica), M2Q(agroalimentare), Marea (Materiali per agroalimentare), Bio.cam (biotecnologie), Most (trasporti), Idrica (ambiente),  Sorriso (materiali per la salute), a cui vanno aggiunti gli 8 “Laboratori pubblico-privati” già esistenti.“L’obiettivo – ha detto l’assessore alla Ricerca Scientifica Guido Trombettiè realizzare in Campania veri e propri centri tecnologici di caratura nazionale. I distretti  sono chiamati a costruire sistemi integrati e coerenti di ricerca, innovazione e formazione e fungere da propulsori della crescita economica sostenibile.Essi rappresentano la vera azione di sistema che si realizza nell’ ambito della  ricerca e dell’innovazione. La loro natura è quella di essere realtà stabili per il territorio, non legate alla sola progettazione di ricerca ma capaci di spinta e propulsione autonome. La valutazione in questo scenario e’ fondamentale perché attraverso questo strumento ne monitoriamo le performance e in caso di necessità possiamo correggere eventuali errori o mancanze”, ha concluso Trombetti.“La complessità delle politiche di ricerca e innovazione – ha aggiunto Giuseppe Zollo, presidente dell’Agenzia regionale Campania Innovazione – e’ tale da richiedere un approccio politico nuovo, che implica cambiamenti radicali anzitutto nelle strategie, anzitutto, e poi nella gestione e valutazione degli interventi.”

SCHEDA

Il PON Ricerca e Competitività 2007-2013, cofinanziato dal Fondo europeo di sviluppo regionale per le Regioni Convergenza (Campania, Puglia, Calabria e Sicilia), rappresenta uno strumento grazie al quale il sistema della ricerca ed il mondo delle imprese possono individuare e sviluppare nuove soluzioni per innalzare la loro competitività, migliorando le condizioni socioeconomiche delle Regioni.
Finalità del PON Ricerca e Competitività è favorire la capacità di produrre e utilizzare ricerca e innovazione di eccellenza nelle quattro Regioni interessate, in modo da assicurare nei relativi territori uno sviluppo duraturo e sostenibile.Nell’ambito del PON R&C, sono stati stanziati 915 milioni suddivisi tra le quattro regioni dell’Obiettivo Convergenza che saranno così articolati: 389 milioni per lo sviluppo e il potenziamento delle strutture già esistenti e 526 milioni per la creazione di nuovi Distretti.( vedi tabella riepilogativa).

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