San Rufo: nuova tragedia della strada, muore Francesco Nola di sedici anni.

Antonio Citera

SAN RUFO – Si chiamava Francesco Nola il 16enne che ieri mattina ha perso la vita sulla S.P.39 che collega Teggiano a Polla, il ragazzo residente a  Sala Consilina, era a bordo di un ‘autovettura una Rover insieme ad un 40 enne anch’esso di Sala Consilina, quando improvvisamente per cause in corso di accertamento, l’auto è finita fuori strada . Il Giovane è stato estratto dalle lamiere dai Vigili del Fuoco di Sala Consilina ancora vivo, trasportato immediatamente al pronto soccorso dell’ospedale di Polla, è morto poco dopo a causa delle lesioni riportate. Sul posto sono prontamente giunti i carabinieri di Polla che dovranno accertare l’esatta dinamica del sinistro. Ancora sangue sulle strade del Vallo di Diano, ancora una vita spezzata prematuramente nel fiore della sua giovinezza. Francesco Nola di appena 16 anni, è morto a causa di un incidente stradale. Erano da poco passate le 10 di ieri mattina, quando la Rover su cui viaggiava il povero ragazzo, diretta verso San Pietro al Tanagro, nei pressi  di località Scorzo, a San Rufo, è finita fuori strada, terminando la sua corsa in un canale che costeggia la Provinciale. A dare l’allarme sono stati alcuni automobilisti che transitavano sulla stessa strada. Dopo qualche attimo sono giunti sul posto i caschi rossi di Sala Consilina unitamente ai sanitari del 118, che hanno estratto dalle lamiere il povero ragazzo, che caricato sulla barella dell’ambulanza, è stato trasportato in condizioni disperate presso il pronto soccorso dell’ospedale Luigi Curto di Polla. Una corsa contro il tempo, che però è stata invana, infatti nonostante i tentativi dei sanitari di salvargli la vita, il 16 enne è spirato poco dopo a causa delle ferite riportate. Sul posto anche i carabinieri della stazione di Polla, che stanno accertando  le cause e la dinamica della tragedia che ha portato alla morte il povero ragazzo. E’ andata decisamente meglio al 40enne che  viaggiava nella Rover, l’uomo se l’è cavata con alcune leggere contusioni guaribili in pochi giorni. La notizia, subito si è diffusa nell’intero comprensorio, ed ha gettato un velo di dolore tra i tanti che lo conoscevano, rimasti increduli ed impietriti dalla morte del 16 enne. Ennesima tragedia dunque, dopo quella consumatasi a Padula qualche settimana fa che provocò la morte del giovane centauro Davide Curcio poco più che ventenne. Lo scenario è sempre lo stesso, “ la strada”,  anzi le strade del comprensorio, da tempo sotto i riflettori per le pessime condizioni di viabilità che sono causa di numerosi incidenti stradali  molto spesso  mortali. Strade percorse quotidianamente da tutti noi, per necessità, per passione, per lavoro.  Arterie importanti, che mettono in rete il territorio,  ma spesso inadeguate per scarsa o nessuna manutenzione. Paracarri assassini mai sostituiti, segnaletica abbondante in alcuni tratti e assente in altri, buche o muretti non segnalati, tratti poco illuminati. Un degrado che sovente strappa all’affetto dei cari la vita di una persona. Un destino atroce, che si consolida nella disattenzione delle istituzioni, che sempre meno propendono per la sicurezza dei cittadini.

 

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