CIRIELLI: attacco mediatico su tesseramento PdL, c’è un’emergenza democratica

Da uff.stampa Provincia

SALERNO – “C’è una stampa che svolge un ruolo di falsificazione della verità, spacciando calunnie. E’ una cosa inaccettabile, mi indigno ma non mi piego”. Lo ha dichiarato l’On. Edmondo Cirielli alla webtv della Provincia di Salerno a proposito della notizie relative alla inchiesta giudiziaria sul tesseramento  del PdL. Nell’intervista rilasciata a Marina Santoriello, puntualizza: “C’è una vera e propria emergenza democratica e mi sorprende che a Salerno di fronte a vicende gravissime per ammanchi di diecine di milioni di euro, i giornali hanno taciuto o messo le relative notizie in quarto o quinta pagina”. Nella medesima intervista il Presidente della Provincia ha parlato anche delle iniziative di Regione e Provincia per la bonifica della fascia costiera, ma – ha detto – “purtroppo i Comuni della Piana del Sele non fanno al meglio il loro dovere, nel senso che non lo conservano bene, come è loro competenza”. Gli altri argomenti trattati riguardano la nomina di Antonio Squillante a Direttore Generale dell’ASL di Salerno (“ci ha dato una mano determinante a risanare l’Ente Provincia”, e l’idea di dare vita con i Sindaci alla istituzione di una Fondazione cui conferire il patrimonio immobiliare della Provincia al fine di evitare  una sua confluenza nel patrimonio della Regione e scongiurarne addirittura la vendita. “La proprietà deve rimanere al popolo salernitano”.

Il testo integrale è consultabile su http://www.youtube.com/watch?v=8Ra3Sy5NCrg

 

Su tesseramento Pdl

Come ho già avuto modo di dire sono uno che si batte da un lato per i principi del garantismo, le persone fino a prova contraria devono essere considerate innocenti, solo una condanna in via definitiva può essere il discrimine, ma ho anche detto che è assolutamente sbagliato assumere posizioni di polemica contro le istituzioni, soprattutto contro la magistratura, e magari solo perché si ha un problema di natura personale, ci si difende nei processi non dai processi, solo che in Italia sta capitando di tutto. Il problema è che non ci sono i processi, ma ci si deve difendere dai giornali, dalle indiscrezioni che filtrano, spesso false, senza alcun elemento di riscontro; questo è un fatto nazionale grave, c’è una stampa che svolge un ruolo di falsificazione della verità, spacciando delle calunnie per cose vere, addirittura utilizzando delle locandine nelle edicole dei paesi, a livello locale dove ancora più spesso il livello è basso, dove peraltro i giornali locali vivono grazie ai contributi dei comuni, delle Province, in genere tendono a coprire quegli enti pubblici che pagano molto e a sparare a zero contro chi non paga. E’ una cosa inaccettabile, io da una parte mi indigno, dall’altra non mi piego assolutamente. Nella vicenda specifica non avendo avuto nessun riscontro dalla magistratura non saprei neanche che dire. Quello che leggo sono un cumulo di fesserie che dimostrano anche l’ignoranza di chi le scrive; il reato di voto di scambio si configura quando c’è un’elezione, una competizione elettorale, non certo quando c’è un congresso di partito che è una cosa di un’ associazione che è privata. Se poi ci sono episodi corruttivi, nel senso che qualcuno ha avuto qualche favore per iscriversi al partito, nel caso specifico dalla Provincia, vanno prima verificate le cose, vanno indagati e sentiti i dirigenti, i funzionari, se hanno commesso qualche abuso, perché la parte politica, e il presidente non prende atti amministrativi, solo allora si possono fare delle valutazioni se ci sta un coinvolgimento anche del politico. Sto cercando di fare una disamina giuridica di aria fritta, finora non ci sta nessun elemento. E’ un attacco mediatico e mi sorprende che a Salerno di fronte a vicende gravissime di ammanchi di decine di milioni di euro, i giornali hanno taciuto o messo in quarta, quinta pagina alcuni fatti e invece, per questioni che appaiono chiaramente tutte da dimostrare ed inconsistenti, si sparano titoloni in prima pagina. Vedremo quello che succederà ma c’è una vera e propria emergenza democratica che è questo atteggiamento calunniatorio e diffamatorio che alcuni giornaletti di periferia spacciano per informazione.

 

 

Su bonifica fascia costiera

La Provincia di Salerno ha voluto porre attenzione sulla litoranea della Piana del Sele. Abbiamo la costa del Cilento che in questi tre anni abbiamo rilanciato molto, ancora molto va fatto, la costa Amalfitana è una realtà che però andava agganciata bene all’idea di Salerno, molta gente non sapeva neanche che la costa amalfitana era in provincia di Salerno. Oggi stiamo puntando insieme con la Regione alla bonifica di questa litoranea. Purtroppo i comuni della fascia costiera della Piana del Sele non fanno al meglio il loro dovere, nel senso che hanno un patrimonio incredibile e non lo conservano bene, loro è la competenza, mi rendo conto che è complicato perché una lunga pineta di 40 kilometri come quella non è facile, soprattutto perché è spezzettata per la presenza in vari comuni, però ci deve essere un impegno maggiore ed io ho voluto facendo questa anche grande operazione di ristoro ambientale, facendo intervenire l’Arechi Multiservice che è la nostra società che fa le pulizie, i nostri forestali, la polizia provinciale, la polizia ambientale, per dire guardate questo è un patrimonio bisogna tenerlo bene. E’ un modo per sensibilizzare i nostri cittadini, che poi spesso lasciano immondizia, abbiamo visto addirittura frigoriferi, veramente una cosa vergognosa che non è degna di un popolo civile. Un modo per dire, attenzione è un patrimonio questa pineta; non dimentichiamo un’altra cosa importante, che abbiamo chiesto ed ottenuto oltre 70 milioni di euro dalla Regione Campania per difendere quelle coste allo scopo di rilanciarle sul piano turistico, adesso aspettiamo altri interventi. E’ di ieri la notizia che il presidente Caldoro insieme all’assessore Romano ci ha dato 100 milioni di euro per la depurazione della provincia di Salerno; è la dimostrazione che non a parole ma con i fatti la provincia vede il mare come elemento centrale della propria vita, adesso ci vuole l’impegno di tutti i comuni per mantenere alto il controllo

Sulla nomina di Antonio Squillante

E’ notorio che ho grande stima di Antonio Squillante, che è un ragazzo che come me ha fatto la Nunziatella, ha fatto l’Accademia militare di Modena, è un brillante professionista, un commercialista, ed è stato bravissimo alla Provincia dandoci una mano determinante a risanare l’Ente, facendo risparmiare sostanzialmente quasi 100 milioni di euro in tre anni alla provincia e alle società partecipate. Mi fa piacere che il presidente Caldoro lo abbia chiamato dopo una breve esperienza al Ruggi d’Aragona a dirigere questa Asl. Sono convinto che c’è una persona perbene onesta al posto giusto che potrà fare bene gli interessi dei cittadini al di fuori delle logiche spartitorie che hanno contraddistinto i 15 anni del governo di centrosinistra con una sanità che è stata ridotta in ginocchio. L’impegno sarà quello, dopo aver risanato l’Asl, di dare servizi sanitari adeguati.

Incontro con i sindaci per fondazione di Salerno

Siamo preoccupati perché come è noto le province in prospettiva perderanno quella autonomia che hanno oggi, la nostra Provincia rimane, ma sarà un ente di secondo grado, per cui il patrimonio immobiliare della Provincia potrebbe finire in un patrimonio regionale, addirittura un domani venduto. Abbiamo pensato insieme ai comuni della provincia di costituire una fondazione che possa essere un rifugio per questi beni per impedirne la sottrazione al territorio ed anche ai nostri figli. L’uso rimarrà in capo alla Provincia, così come i costi di gestione, ma la proprietà deve rimanere al popolo salernitano.

 

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