Padula. Ieri i funerali di Domenico Lo Sasso.

Antonio Citera

PADULA – Si sono svolti ieri mattina alle 10,30 i funerali di Domenico Lo Sasso, il pastore trovato morto nelle campagne di Padula. Sul caso, indaga la magistratura che aspetta l’esito dell’autopsia per poter definire la vera causa della morte del 48enne. Intanto da indiscrezioni si evince nello scorso mese di febbraio, il pastore era stato vittima di un aggressione con successivo ricovero all’ospedale di Polla. Molte le persone che ieri mattina hanno assistito ai funerali del pastore di Padula che nella serata di mercoledì fu trovato senza vita nei pressi del torrente Fabbricato in aperta campagna. Sul corpo dell’uomo, dopo gli esami esterni fatti  dal medico legale Adamo Maiese, non sono state rinvenute tracce di violenza di alcun tipo. La prima impressione è che possa essersi trattato di malore naturale, che non ha lasciato scampo al 48enne pastore. Si aspettano gli esiti degli esami di laboratorio per fare ulteriormente luce sul caso. Gli inquirenti intanto, indagano in tutte le direzioni avvalendosi di testimonianze di amici e conoscenti. -Il povero Lo Sasso, nelle settimane scorse, aveva accusato sbandamenti e giramenti di testa  sottovalutati e circoscritti al caldo eccessivo- così un suo amico ci confida. I funerali si sono svolti nel Convento di San Francesco a Padula alla presenza di alcune centinaia di persone. Un’Omelia semplice ha accompagnato il rito funebre,-un uomo  semplice che lascia il mondo terreno proprio nella sua amata campagna, scenario di vita quotidiana, una vita spesa nel sacrificio e spesso nella solitudine- così lo ricorda il parroco. Dopo il rito, un forte applauso ha accompagnato la bara fuori dalla chiesa. Il corteo si è incamminato in direzione del vicino cimitero comunale per la tumulazione.  Un uomo semplice dunque,  amante del suo lavoro, chi lo conosceva lo apprezzava per le sue doti umane. Viveva immerso nella campagna, sua naturale dimora, la stessa che lo ha visto morire nel più totale silenzio, il suo corpo è stato trovato dopo alcuni giorni dal decesso in uno stato di decomposizione che ha reso difficoltoso anche il riconoscimento. Quella campagna che alcuni mesi fa, lo ha visto protagonista di un diverbio  sfociato in rissa con un suo confinante. In quell’occasione, lo stesso Lo Sasso, fu ricoverato  al Luigi Curto di Polla per un forte trauma cranico e ferite in varie parti del corpo. Una morte in silenzio la sua, che ha gettato un velo di sconforto nei tanti che lo conoscevano in tutto il Vallo di Diano. Sarà ora l’opera degli inquirenti a determinare la reale dinamica del decesso. Si aspetta l’esito dell’autopsia  per delineare e far luce sul mistero , per dire la parola fine ad una  brutta pagina di cronaca.

 

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