TRIBUNALI MINORI: parlano Andria e Iannuzzi

Da Anna Bisogno

ROMA – <<Il decreto legislativo sulla revisione delle circoscrizioni giudiziarie adottato quest’oggi in Consiglio dei Ministri non è assolutamente condivisibile. Da mesi e mesi abbiamo sostenuto in confronti pubblici e nelle competenti sedi istituzionali, in stretto e costante raccordo con i Sindaci e gli Amministratori Locali, obiettive e motivate ragioni per mantenere il Tribunale di Sala Consilina, certamente non per la sterile difesa di interessi localistici, ma invece per garantire funzionalità al servizio giustizia nei territori del Salernitano.

Il definitivo provvedimento adottato quest’oggi dal Governo su proposta del Ministro della Giustizia non è condivisibile perché, fatta eccezione dei sei presidi di giustizia in zone ad alta densità criminale di un paio di regioni italiane, non tiene in alcun conto l’articolata proposta elaborata a seguito del passaggio parlamentare nelle Commissioni Giustizia di Camera e Senato e dunque disattendendo le esigenze di tutte le altre regioni d’Italia.

Avevamo tra l’altro sostenuto con forza e con argomentazioni convincenti la necessità di salvaguardare il ruolo svolto dal tribunale di Sala Consilina: è sbagliato per mille ragioni accorparlo a Lagonegro, tra le altre perché non si aggrega un tribunale più grande a quello più piccolo, per giunta di due province diverse in due regioni diverse, in due differenti distretti di Corte d’Appello, violando palesemente i criteri direttivi posti dalla legge delega.

Per quanto riguarda la sezione distaccata di Eboli, una delle più importanti nell’intero territorio nazionale, avevamo ravvisato la necessità, di concerto con altri colleghi parlamentari e con l’indirizzo politico dato dal nostro partito, di avversare il totale azzeramento delle sezioni distaccate, preservando soltanto quelle che svolgono una funzione rilevante, come nel caso di Eboli.         Ma anche questa linea, per quanto ampiamente condivisa in entrambi i rami del Parlamento, non ha incontrato il consenso del Ministro.

Da ultimo, appariva ragionevole che Cava de’ Tirreni e Mercato San Severino venissero accorpati al tribunale di Salerno e non a quello di Nocera Inferiore, ipotesi che poi si è rivelata non percorribile a causa della soppressione della sezione di Eboli, i cui affari giudiziari graveranno sul tribunale di Salerno.

Così non va bene! Ne soffre il servizio giustizia, ne soffriranno i cittadini e i territori>>.

 

 

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