ROCK CONTROCORRENTE

Alfonso D’Alessio

Esiste, ed è una realtà, musica rock e musica metal d’ispirazione cristiana. Affermazione che forse farà impallidire qualche presbitero anziano o qualche devota fedele più papalina dello stesso Benedetto XVI. Certo questi generi musicali a volte cedono alla tentazione di veicolare messaggi che non sono in linea con i valori che la Chiesa, a nome di Gesù Cristo, insegna e diffonde. Ma questo ormai è un rischio che si corre in ogni dove e in ogni quando. Tuttavia le generalizzazioni, insieme alla prevenzione, non fanno bene a nessuno. Come fare ad avvicinare i lontani? Come parlare a quei giovani che non hanno mai tempo per entrare in chiesa e poi fanno file chilometriche per andare ad un concerto? Semplice! Comunicare loro con un linguaggio che comprendono benissimo, quello della musica. Li si aiuterà così a scoprire che, proprio quel vuoto spesso lamentato e urlato attraverso le note, può essere colmato. E’quanto fa una band rock, “Fuoco Vivo” eccellenza del nostro Sud, che attraverso un genere musicale molto specifico parla di fede ai giovani. Felice contaminazione o strumento di nuova evangelizzazione? Iniziano la loro scommessa nel 1999 partendo da Satriano di Lucania paese della provincia di Potenza. Ben presto, Antonio e Rocco Giuliano insieme agli amici di tutta la compagine, comprendono che il loro progetto è vincente, e che chi li ascolta, li apprezza e si riavvicina a quel Cristo di cui non sentiva più parlare. La loro intuizione funziona e precede di anni, dandone addirittura una spinta, la consapevolezza raggiunta da tutta la Chiesa oggi che musica, tv, giornali, rete internet possono essere gli attuali “pulpiti” della nuova evangelizzazione da affiancare a quelli classici. Affrontano senza ipocrisie nei testi delle loro canzoni, i temi dei diritti umani, della libertà religiosa e toccano il mondo ai giovani più caro, quello degli affetti, del lavoro e della ricerca di una vita vera senza compromessi al ribasso. Dicono ai coetanei e non, utilizzando l’esortazione di S. Caterina da Siena: “se sarete quello che dovete essere, metterete fuoco in tutto il mondo”. Dunque una testimonianza gaia, che va contro corrente rispetto a chi immagina i giovani cattolici praticanti, emaciati e tristi perché toccati da una religiosità intrisa solo di rinunzie e penitenza. Fede invece vuol dire gioia, l’incontro con Cristo trasforma persino la penitenza in letizia, accende appunto un fuoco vivo e non spento. Anche don Davide Bruno, sacerdote catanese e leader della band musicale “Metatrone” fa catechesi utilizzando un sistema insolito. Un palco, luci, musica e tanta forza interiore espressa attraverso l’irruenza dei suoni metal. Musica moderna come strumento di formazione. Ecco i frutti dello Spirito, in una Chiesa viva, dove possono condurre. Ben venga la riscoperta del canto Gregoriano e della musica liturgica in genere, insieme alle nuove contaminazione costituiranno una ricchezza per tutto il panorama musicale. Qui al Sud è già il presente!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *