‘NDRANGHETA: il pm Lombardo la racconta

 

 

                                               

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AMALFI – Il pm della dda reggina e’ intervenuto in Costiera amalfitana nell’ambito degli eventi  che la provincia di Salerno ha dedicato al trentennale dell’uccisione dell’ingegnere Gennaro Musella. Lombardo ha partecipato ieri sera all’iniziativa Scala incontra la memoria. Con lui, Tano Grasso presidente nazionale delle Associazioni italiane antiracket, Adriana Musella presidente Coordinamento nazionale antimafia riferimenti, il questore di Salerno Antonio De Iesu.
Lombardo ha definito  Reggio Calabria, una città ingannata ribadendo  che il calabrese per seguirti deve capire che gli stai dicendo la verita’ e che non lo prendi in giro. Fino a quando  non saranno  date risposte, verità e giustizia, non potremo pretendere fiducia. Rispondendo poi alla domanda dell’intervistatore sulla paura ha rilevato che Reggio Calabria in questo momento fa paura per l’alto potere della sua criminalità. Adriana Musella ha ribadito che Lombardo e’ un magistrato solo e  che per questo rischia l’isolamento fuori e dentro il palazzo. La Musella ha denunciato che il pm titolare di delicatissime indagini, potrebbe diventare un facile bersaglio, e ha ricordato  l’insegnamento di Caponnetto che per primo aveva capito l’importanza di lavorare in pool.

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