Piazza Cavour: caro Miccio … ti scrivo Il consigliere comunale del PdL, Roberto Celano, scrive al Soprintendente per i B.A.P. di Salerno e Avellino dott. Gennaro Miccio

 

 

 

SALERNO – La presente per sottoporLe la questione relativa ai lavori, in corso a Salerno, di realizzazione dei parcheggi interrati in costruzione in piazza Cavour, in pieno lungomare cittadino.  Nella giornata di ieri si è assistito all’avvio dell’ennesimo scempio, con l’inizio dei lavori di carotaggio per sondare il terreno sottostante la piazza, in pieno lungomare cittadino, patrimonio di Salerno, di fronte a palazzo Sant’Agostino. E ciò, purtroppo, è avvenuto nell’incredulità dei cittadini e nel disinteresse degli organi competenti.     Il lungomare già versa in uno stato di abbandono e degrado in quanto non attentamente manutenuto da un’Amministrazione Comunale più attenta alla speculazione che al ripristino di una corretta gestione del patrimonio artistico, storico e naturalistico della Città. Si tratta di un’area di una bellezza non comune, che non vorremmo che divenisse però di qui a poco soltanto un lontano ricordo     Auspichiamo, dunque, che non si proceda ad opere di deturpazione derivanti da trivellazioni intollerabili su zone che dovrebbero essere assoggettate a tutela da parte degli organi competenti.      Non si discute l’esigenza di dotare la città, anche in zone centrali, di nuove aree di sosta, ma certamente tale necessità non può prescindere dal rispetto delle zone più attrattive sotto l’aspetto turistico e che dovrebbero risultare protette in virtù dell’interesse che l’area indubbiamente riveste essendo classificata, tra l’altro, tra “parchi, ville e giardini di non comune bellezza    Chiedo, perciò, a Lei, Dott. Miccio, se per tale non condivisibile progetto la Soprintendenza si sia formalmente espressa, ed eventualmente se intende bloccare l’ennesimo scempio che l’Amministrazione Comunale poco attenta al rispetto del patrimonio artistico e naturalistico presente in città intende perpetrare.                     

 Si rammenta, inoltre, che già in un recente passato l’Amministrazione ha avviato un’imponente e sovradimensionata opera di devastazione ambientale nell’area di Santa Teresa, resa possibile, incredibilmente, dal silenzio-assenso della Soprintendenza che avrebbe, invero, dovuto esprimersi nel merito.

                        In attesa di un Suo cortese riscontro, si coglie l’occasione per porgere cordiali saluti.

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