Potenza: da Catanzaro apprezzamenti al San Carlo

 

 

Da Francesco Cutro

POTENZA –  Partenza da Catanzaro alle ore 04:30, è ancora buio. Il percorso è certo: usciamo dalla A3, facciamo la “Basentana” ed arriviamo a Potenza. Le quasi quattro ore di viaggio con mio fratello passano tra sbadigli e ragionamenti del tipo: chissà se alla Reumatologia del San Carlo mi risolveranno il problema ed io che rispondo dicendo che se il prof. Olivieri ed il suo staff sono così famosi ci sarà un motivo. Le ottime indicazioni stradali ci portano in via Petrone con facilità. Ci sono le valigie da scaricare, ma tutti i parcheggi sono a pagamento! Va bene, azzero il cronometro e sistemo la vecchia 146. Sinceramente mi impressionano le dimensioni del nosocomio con i suoi interminabili e puliti tunnel che ti portano ai vari padiglioni. Arriviamo al terzo piano del padiglione E, incontriamo gli infermieri per le pratiche amministrative da ricovero. L’animo di mio fratello è scuro, sa che dovrà stare in quel letto per almeno dieci giorni al fine di sapere perchè da tanti anni ha la febbre e dolori in tutto il corpo. Mogli e figli sono lontani, io sarò ospite dei colleghi impagabili del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Potenza. I giorni trascorrono tra esami del sangue ed indagini strumentali che ci mettono ansia ed oscuri presagi. Potenza è fredda, ma ci siamo scaldati nella Reumatologia del San Carlo. Professionalità e gentilezza sono sicure caratteristiche del personale medico e paramedico del reparto diretto dal Prof. Olivieri. Tutti i “camici bianchi” si sono dimostrati UMANI e mai con la puzza sotto il naso…anche dopo tante ore di lavoro. Tutti gli infermieri hanno avuto un sorriso per noi, casa era meno lontana.          
Ho voluto scrivervi per testimoniare la piccola storia di due calabresi orgogliosi di aver fatto il famoso “viaggio della speranza” rimanendo nella parte bassa dello stivale con servizi da standard “padano”.           
Dico ai Lucani: tenetevi strette queste eccellenze!    
Con gratitudine, G.S.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *