Potenza: al San Carlo la prima protesi magnetica uditiva del Sud Italia

Uff.stampa San Carlo

POTENZA – Il Centro di Riferimento Regionale per gli Impianti Cocleari della U.O. di Otorinolaringoiatria dell’Azienda Ospedaliera Regionale S.Carlo, diretta dal dr. Rocco Cantore, prosegue la sua attività nell’ambito della chirurgia della sordità. Ieri è stato eseguito con successo a Potenza il primo intervento al sud Italia di impianto di protesi acustica magnetica.  Essa consiste in una piastra magnetica di titanio che viene ancorata chirurgicamente all’osso sulla parte posteriore dell’orecchio, al di sotto della pelle, quindi invisibile, alla quale si attacca una componente esterna magnetica di piccole dimensioni che è costituita microfono, batteria, processore e sistema di vibrazione. La metodica consente buoni recuperi delle funzioni uditive nei casi di sordità completa monolaterale o nei casi di sordità trasmissiva bilaterale senza necessità di inserire nulla all’interno dell’orecchio, quindi particolarmente utile nei casi di malformazioni o ripetute patologie infiammatorie dell’orecchio esterno e medio. I risultati dell’intervento verranno presentati nel corso del Convegno Internazionale della Società Mediterranea di Otologia ed Audiologia a fine Ottobre unitamente a quelli relativi ad una tecnica alternativa di chirurgia dell’orecchio bionico, messa a punto nel centro potentino, già presentata al Convegno Mondiale sull’Orecchio Bionico tenutosi nel mese di Maggio a Baltimora, MD, USA e al Convegno Americano di Otorinolaringoiatria di Washington DC, USA nel mese di settembre, accettato per pubblicazione sulla prestigiosa rivista europea di otorinolaringoiatria European Archives of Otorhinolaryngology and Head and Neck.“Questa nuova protesi impiantata con successo – ha dichiarato il direttore generale Giampiero Maruggi – come altri interventi con metodiche e impianti innovativi sono oggetto di attenzione ai principali congressi internazionali in campo otorinolaringoiatrico e confermano la vocazione all’eccellenza del San Carlo, una vocazione che è determinata dal giusto mix tra qualità umana, aggiornamento professionale, innovazione tecnologica e complessità della struttura”.

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