Gambino/75: nell’attesa di Santilli !!

Aldo Bianchini

PAGANI – Nell’attesa della deposizione di Giuseppe Santilli prevista per l’udienza del 16 ottobre prossimo e nell’imminenza della conclusione del processo “Linea d’ombra” provo ad anticipare che cosa il “mio amico Peppino” potrà dichiarare a suo discarico. Sempre che le due anonime spy-girl (Algida e Rossella) me lo consentano senza le proverbiali aggressioni, visto che stentano a capire che non ho mai fatto la cronaca (probabilmente perché non la so fare !!) dedicandomi agli approfondimenti con l’intento di capire, anticipando e prevenendo, gli eventi  dopo attenta lettura di tutti i report giornalistici. Non ho mai telefonato agli avvocati né mi sono soffermato a parlare con i magistrati perché non amo le veline di parte.  Anche martedì prossimo non sarò in aula come ho sempre fatto anche se a questo processo ho dedicato qualche presenza in più soltanto perchè tra gli imputati c’è il mio amico Santilli. Non conoscevo e non conosco gli altri imputati, eccezion fatta per Alberico Gambino che diverse volte ho incontrato alle manifestazioni ufficiali anche se Lui, fino al processo, probabilmente non mi dedicava neppure uno sguardo; ma sapevo benissimo che i suoi impegni e i suoi pensieri erano tanti. Tutto questo, gentili spy-girl, mi consente la libertà di commentare in tutte le direzioni ed anche di ricredermi su alcune posizioni assunte qualora emergano fatti o avvenimenti nuovi pur se si intravedono soltanto sulla linea dell’orizzonte e sono di difficile interpretazione. Non so chi siano le spy-girl, spero di conoscerle  presto e di avere, almeno sul piano visivo, un gradito e  buon ritorno di immagine; nell’attesa farebbero bene (qualora ne abbiano la possibilità) di sollecitare i collegi difensivi a porre molta attenzione sulla scelta dei testi da chiamare a difesa di Gambino.  Questo, ovviamente, non lo leggerete sugli altri giornali, così come non avete letto le tantissime indiscrezioni che ho portato a vostra conoscenza. Ma bando alle chiacchiere per ritornare rapidamente alla deposizione dell’amico Santilli prevista per martedì prossimo. Cosa dirà di tanto importante “il ragioniere” della “famiglia Panico”. Innanzitutto che si sente prigioniero di un PM che, innamorato della propria costruzione accusatoria, ha dato troppo credito ad uno che per accreditare le proprie accuse si è anche inventato atti intimidatori e la perdita di alcuni fascicoli cartacei della “Panico veicoli industriali” nell’incendio della sua autovettura. Parlerà dei soldi (20.000 euro) che deve ancora riscuotere di parcelle arretrate per il cui incasso è stato autorizzato dal giudice a notificare al Panico il decreto ingiuntivo in aula a causa dei continui cambi di indirizzo del predetto. Parlerà dei fallimenti continui che hanno costellato, negli anni, la famiglia Panico per le vicende della Califano & Panico snc, della Califano & Panico spa di Cava, della Califano & Panico spa di Napoli e della Panico srl di Pagani. Parlerà della “Maxime” con sede legale addirittura in Lussemburgo. Riparlerà, infine, dei TFR (trattamenti di fine rapporto) sui quali non è stata fatta ancora pienamente chiarezza. Così come descriverà alla Corte i suoi buoni rapporti con la Panico Luca e con la Pageco ancora assistite dallo studio di consulenza del lavoro del quale Egli è stato il titolare fino a qualche mese fa. Insomma Santilli parlerà, parlerà. Tutto questo, ovviamente, nell’attesa del supertestimone del quale, forse, neppure le spy-girl hanno ancora contezza.

8 thoughts on “Gambino/75: nell’attesa di Santilli !!

  1. Alla faccia il direttore Bianchini ,e’ questa volta su quale giornale ha letto queste cose, forse sul giornale del futuro, ma se l’ udienza questa settimana non c’e stata, come fa’ a sapere queste cose, complimenti direttore.

  2. Gentile Dott. Bianchini, francamente mi incomincia a sorprendere e noto che sta incominciando ad innervosirsi ed a difettare in termini di lucidità. Ma io ho troppo rispetto per la Sua persona e troppa stima per la Sua attività professionale per polemizzare con Lei, anche perchè – mi creda – non ne vedo nè le ragioni, nè la necessità.
    Credo che Lei abbia semplicemente male interpretato le mie considerazioni di spy-girl. Punto e basta.
    Una contraddizione nel suo articolo odierno,però, mi consentirà di rilevarla.
    Le previsioni sugli argomenti che legittimamente (a mio parere) porterà in aula il Ragioniere Santilli, che per quanto mi riguarda è vittima acclarata anche lui del complotto, sono riferiti alla figura particolare del Panico ed alla sua credibilità come novello TANO GRASSO e quindi riferiti ad aspetti che incidono sulla “genuinità delle intenzioni del teste principale e delle prove di questo processo”.
    Su questo Lei mi sembra concordare, modificando in parte le Sue deduzioni precedenti (puntata 74) e non ricordando più che il Presidente del Collegio ha detto che questo non è il “processo a Panico”.
    Insomma Dott. Bianchini, ieri come oggi, il processo è fondato sulle dichiarazioni (prove???) del Panico, il quale nel bene e nel male è decisivo e quindi la sua genunità, attendibilità ed affidabilità è fondamentale a prescindere se a metterla in dubbio, in aula, è l’imputato SAntilli o l’imputato Gambino piuttosto che l’imputato Barone.
    E spy-girl o non spy-girl i processi servono a sviscerare le prove e chi tali prove le porta in aula e le condanne vengono inflitte (o dovrebbero) “al di là di ogni ragionevole dubbio”.
    La saluto e Le auguro buon lavoro.

  3. Devo essere sincero ed ammettere che Algida (così si appella questa novella investigatrice!!) è alquanto battagliera. Dimentica, però, che tre indizi potrebbero formare una prova e che “un testimone” è già di per se una prova. La Procura ha buttato sul banco diversi testimoni d’accusa e una serie innumerevole di indizi; questo è il dato contro cui le difese mi appaiono impotenti. L’inaffidabilità del Panico può discendere da “mentite spoglie” per altre questioni ed è vero, ma sono storie che non attengono il processo Linea d’Ombra per il quale ritorna più rumoroso di prima l’affermazione del presidente Allegro. La storia di tanti processi con testi-pentiti la dice lunga, se si da credibilità ad un pluriomicida, figurarsi uno che dice bugie per evitare una bancarotta. Non fatemi ridere. Le difese, almeno fino ad oggi, mi sembra non siano ancora riuscite a far consolidare il benchè minimo dubbio. Se Algida fa parte o è vicina ad un collegio difensivo si allerti e cerchi di trovare la “prova regina” a discarico, altrimenti il processo si mette davvero male. Molto male, perchè anche io ritengo che Gambino e parte dei suoi coimputati siano assolutamente innocenti. A proposito dimenticavo un’ultima cosa. Ho da tempo detto cche conosco bene Bianchini, per averci lavorato insieme, e posso dire che probabilmente ha ragione Algida sul fatto che si è innervosito, capita a tutti; ma posso altresì affermare che certamente non ha perso di lucidità. Dopo 75 puntate un pò di pazienza Algida poteva anche averla e lasciargli sviluppare prima il ragionamento completo. Non le pare gentilissima spy-girl.

  4. Sono stata molto combattuta se lasciare o meno un mio commento visto il disappunto che hanno scatenato le mie ultime considerazioni. Credevo che si potesse liberamente esprimere la propria opinione senza pero’, per questo ,diventare poi il bersaglio di chi scrive. Sono molto dispiaciuta e rammaricata in quanto totalmente fraintesa dal Dott. Bianchini e concordo totalmente su quanto scritto dalla signora Algida Tortora, che non conosco ed alla quale pero’ voglio dire: l’appellativo di spy girls non devo fare alltro che lusingarci viste le belle attrici che di volta in volta hanno ricoperto tale ruolo!!!!!!
    La saluto e le auguro buon lavoro con la speranza , un giorno, di poterla conoscere di persona.
    Alla prossima

  5. Buona sera, quando fu’ arrestato Enzo Tortora io avevo 8 anni, qualche settimana fa’ ho visto quel film, per vari aspetti mi sembra il processo linea d’ombra, ma secondo me’ le dichiarazioni più importanti furono quelle di Valanzasca, perché fece emergere che quel pentito era solo un bugiardo e un buffone, il pm allora arresto Tortora soprattutto perché era stata trovata un agenda nel covo di un pregiudicato e in quella agendina insieme a tanti altri nomi c’era il nome e cognome di Enzo Tortora insieme al suo numero di telefono.Durante il processo si scopri che quella era l’agenda non del latitante ma della sua amante e per un errore di scrittura c’era Enzo Tortona e non Enzo Tortora, ma la cosa più assurda fu’ che la procura non chiamo’ mai quel numero di telefono per vedere se effettivamente era di Tortora. Forse qualcuno potrebbe chiedersi cosa c’entra con linea d’ombra ?
    C’entra perché anche in questo processo come allora, la registrazione fatta da Panico e’ stata manipolata in tutti i suoi aspetti e perché la procura non ha dato l’incarico a un perito sulla genuita’ di questa registrazione , almeno così si sarebbero evitati tutti questi arresti, ormai in questo processo stanno emergendo aspetti inquetanti e non capisco come mai nessun avvocato o indagato abbia fatto un esposto al C.S.M.almeno per scoprire la genuita’ di queste indagini e logicamente di questi arresti, tanto coi gli euro di noi contribuenti fanno che vogliono loro.

  6. Ma se queste persone verranno assolte chi pagherà ?
    E con i soldi di chi?
    Forse ci chiederemo se tutto questo si poteva evitare?
    Quando si fa’ una denuncia si indaga su chi ha fatto la denuncia?
    Quando avviene la manipolazione di una registrazione non vi e’ l’arresto?
    Quando tutti i test dell’accusa non confermano quanto firmato davanti ad una tenenza non si sente puzza di marcio?
    Quando un accusatore cambia almeno cinqua volte le sue dichiarazioni e’ ancora credibile?
    Quando una procura mette agli atti di un collegio giudicante una registrazione di una telefonata tra Barone e una Rossella qualunque ,senza accertarsi effettivamente che sia la Rossella da indagare e’ normale?
    Caro direttore Bianchini Visto che sono profano in materia e visto che queste domande siamo in migliaia a farcele ci puo’ rispondere lei ? O dobbiamo chiederlo al signor Panico?
    O forse queste domande dobbiamo farla al procuratore capo Roberti?
    Comunque complimenti per il suo giornale.

  7. Egregio signor Paolo Pozzuoli (????),
    anzitutto Le preciso che non sono “una novella investigatrice” nè sono “vicino alle difese”, sono semplicemente un’innocentista fino a prova contraria e, soprattutto, pronta a mettere la mano sul fuoco “sull’onestà morale, umana, intellettuale, etc. etc.” di Gambino e tanti altri di questo “processo linea d’ombra”, perchè li conosco da anni e anni e so che “hanno una cultura, un’educazione, una storia umana e politica che non solo li colloca anni luce lontano dalla camorra e dalla delinquenza anche spicciola, ma addirittura la disdegnano (e per certi aspetti ne hanno addirittura paura) e la considerano ripugnante in tutti i suoi aspetti confessabili o meno”.
    Sono,inoltre, una cittadina di Pagani (da sempre) e quindi conosco anche la storia umana e familiare dei PANICO SENIOR e BOYS, così come la conoscono tutti quelli che a Pagani ci VIVONO almeno da un decennio e,quindi, sono estremamente indignata che la Giustizia, quella con la G maiuscola, abbia solo potuto sviluppare – come ha fatto – un’indagine così grave fidandosi “letteralmente” delle denunce del Panico novello Tano Grasso, in primis della prova regina (così è stata sempre definita anche dai media ) rappresentata dalla registrazione (effettuata dal PANICO e consegnata – come LUI HA GIURATO IN TRIBUNALE – ai Carabinieri insieme al registratore).
    Ed ora che un PERITO del TRibunale, non di parte, afferma senza se e senza ma ” che la registrazione è manipolata “, cioè CHE LA PROVA REGINA (da cui è scaturita l’indagine) è FALSA OVVERO ARTEFATTA, secondo Lei ” non è successo nulla” , capita nei processi, è una sciocchezza, etc. etc.
    Ora che, anche attraverso i testi delle difese, sta incominciando a venire fuori che i TESTI dell’accusa (diversi dal Panico) hanno esagerato nelle affermazioni, che molte cose dette non erano vere (vedi Ferraioli), dobbiamo continuare a pensare che “succede, capita,” e che ” non è utile”.
    Mi chiedo, e Le chiedo, ma nel codice penale è scritto che ” il teste dell’accusa ha valore mentre quello della difesa è da buttare via ed è a prescindere non credibile?”.
    La capisco e credo che Lei sia influenzato da “come funziona la giustizia oggi in Italia”, anche io ho paura di “questo modo di fare giustizia” però credo che non per questo ci si debba rassegnare ed accettare l’imponderabile, anche perchè ” se fosse vero quello che Lei sostiene” allora non esiste difesa al mondo che potrebbe salvarci da eventuali accuse “profferite da pluriomicidi o da bancarottieri”.
    E poi, io ho detto anche un’altra cosa su cui Lei continua a non rispondere: ” Dopo la dichiarata manipolazione, il Pm deve o non deve aprire un’indagine e verificare se il bancarottiere Panico ha commesso un ulteriore reato (manipolazione) oltre alla falsa testimonianza sotto giuramento, oppure il reato lo hanno commesso le forze investigative ?”.
    Io credo che il codice penale obblighi il PM a fare questo.
    Detto questo aggiungto che mi spiace se il Dott. Bianchini si è innervosito, ma anche se di fatto è stata una sua libera scelta da oggi in poi mi asterrò da commenti e mi limiterò a leggere “i suoi editoriali”.
    Alla signora Rossella assicuro che non solo non mi dispiace essere definita spy – girl, come mi pare di capire non dispiace neanche a Lei, ma addirittura mi ritengo onorata di essere “derisa in tal modo” perchè normalmente quando “esperti giornalisti ” ti definiscono con spregio e/o ti deridono vuol dire che sono stati colpiti e feriti nel loro smisurato orgoglio di essere depositari della veità ed infallibili.
    Ad maiora

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