Medicina a Salerno: la parola a Vivi Unisa

 

 

Da Francesco Colucci (respo.uff.stampa Unisa)

FISCIANO – Il coordinamento delle associazioni studentesche VIVI UNISA (StudentIngegneria, Economia in movimento, A.S.P., Giovani Indipendenti, Hippocratica) – AGORA’ (Archimede, Teliaca, Iperuranio, Economia Club, In Campus, A.S.E., A.I.S.F.A.) e i rappresentanti degli studenti esprimono piena solidarietà ai colleghi studenti della Facoltà di Medicina dell’Università degli Studi di Salerno che in questi giorni si stanno battendo per la difesa del loro Diritto allo Studio, del loro avvenire e del futuro della Facoltà di Medicina a Salerno. A tal proposito, si esprime viva soddisfazione per il riconoscimento da parte dell’ordinanza presidenziale del TAR, che ha accolto il ricorso dell’Università per l’annullamento del provvedimento di revoca della messa a disposizione delle strutture dell’Azienda Ospedaliera Universitaria per lo svolgimento dell’attività didattica dei corsi di laurea della Facoltà di Medicina e chirurgia. Ha vinto il diritto degli studenti a frequentare le lezioni con immediatezza e continuità, e si è affermato il principio del pieno diritto degli studenti alla pratica ospedaliera. In merito alla costituzione dell’Azienda Ospedaliera Universitaria, si ricorda che il Protocollo per il riconoscimento dell’Azienda, ex legge 517/99, non ha ancora trovato conclusione per ingiustificati silenzi regionali e ministeriali. Mettere in discussione il rapporto tra Università ed Ospedale significa solo far degradare  la questione su un piano di scontro, danneggiando  gli studenti,  le famiglie e  la comunità intera;   significa iscrivere  una grave ipoteca sul futuro di tutti. Il Presidente della Regione, commissario per la sanità, dovrebbe attivarsi responsabilmente finalizzando la sua azione alla piena agibilità degli ambienti ospedalieri  per le attività di tirocinio e di post laurea dei nostri colleghi studenti. Infine, è da evidenziare  che l’Università non grava e non graverà sulle risorse dell’Ospedale, in quanto le risorse finanziare per l’integrazione della Facoltà di Medicina sono ricavate da un fondo specifico della Regione Campania e non dal bilancio ordinario dell’Azienda Ospedaliera.

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