Carrella: l’umanità del fisco

 

 

 Da Vincenzo Carrella

SALERNO –  “L’umanità del fisco” che, come suggerisce il titolo, evidenzia gli aspetti “umani” del fisco, e di come dietro freddi numeri e calcoli matematici, si nascondono sempre storie personali.
Il libro racconta infatti le vicende comuni di gente comune, e lo fa con un ritmo coinvolgente, con la dialettica non certo tipica dei commercialisti, ma che appartiene ad un giornalista/commercialista come  Enzo Carrella. Il libro, edito dalla BIMED, vanta la prefazione di Silvia Guarino, direttore dell’Ufficio Provinciale IVA di Salerno, che così sintetizza l’opera di Enzo: “Quando l’amico Vincenzo mi ha chiesto di fare la prefazione al suo libro, oltre al compiacimento di scoprire in lui quest’ennesima qualità in campo letterario mi ha pervaso un gran senso di stupore. (…) Chi mai avrebbe detto che la rendicontazione annuale al fisco potesse parlare e tratteggiare non solo a parole ma con immagini nitide nella mente, la vita di quanti, titolare del reddito e familiari, gravitano alle spalle di un così arido, meccanico, farraginoso adempimento! (…). Il fisco come l’occhio del grande Fratello attraverso il quale tu leggi la vita dei protagonisti e dei comprimari, le loro tragedie e, perché no, il loro lusso. (…) Tu hai saputo raccontare, non rilevare, interpretare, non stigmatizzare con distacco, fantasticando sulle vite e narri con toni pittorici il tuo immaginare che ricalca appieno il reale. Nel riscontro, Aniello, Titina, Assunta, Ciro, donna Concetta, Gennaro e Maria sono come li hai immaginati, o meglio dedotti, nella cornice delle loro dimore, esatto habitat costruito dalla fantasia. Il racconto, leggero, si sviluppa in un linguaggio che ti rispecchia, elegante ma schietto, forbito ma essenziale. Mi richiama alla mente un prezioso tombolo ed i sensi si arricchiscono nella lettura di profumi e gusti antichi”. Uno degli aspetti più rilevanti del libro è che il ricavato della vendita sarà devoluto in beneficenza e, che i disegni e la grafica della copertina sono stati realizzati dagli ospiti dell’ICATT di Eboli.

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