USA: crescita reale o nuova bolla immobiliare ?

Filippo Ispirato

Da un anno circa a questa parte alcune grandi banche americane sembra abbiano ripreso ad erogare mutui per acquisto casa in America a ritmo piuttosto sostenuto.

I margini che si realizzano attualmente con i prestiti per acquisto di immobili sono maggiori rispetto a quelli derivanti dalla negoziazione di titoli o dai prodotti di investimento, vista l’attuale scarsa propensione al risparmio degli americani in questo periodo economicamente difficile; solo per fare qualche esempio gli utili di alcuni grandi gruppi bancari sono aumentati, rispetto all’anno precedente, di oltre i 20 punti percentuali, grazie proprio alla concessione di prestiti per l’acquisto della casa.

L’erogazione dei mutui è spinta sia dalla stabilizzazione dei prezzi delle case, che sembra abbiano smesso di scendere, e un periodo prolungato di tassi di interesse piuttosto bassi che consentono ai potenziali clienti di pagare delle rate di mutuo relativamente basse.

Bisogna fare alcune considerazioni per capire se questa crescita sostenuta della domanda e dell’offerta di mutui sia una ripresa reale dell’economia a stelle e strisce o se può comportare il rischio di una nuova bolla immobiliare come quella vissuta nel 2008, e che fa sentire le sue conseguenze ancora oggi in particolar modo in Europa e nell’Eurozona.

Il rischio di poter incorrere in una nuova bolla del mercato immobiliare è ancora vivo sia per lo spettro della vecchia bolla sia per la condizione di tassi di interessi tenuti molto bassi da parte della Federal Reserve, la banca centrale americana.

Sebbene siamo molto lontani dai volumi di compravendita del triennio 2006/2008 sarebbe importante prendere alcune precauzioni per evitare di ripetere gli errori commessi in passato. Andrà condotta un’attenta supervisione da parte delle autorità finanziarie competenti onde evitare che pochi gruppi finanziari siano tentati di bissare quanto fatto negli anni passati. Errare è umano, perseverare diabolico.

 

 

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