Gambino/78: il giorno della verità

Aldo Bianchini

PAGANI – Lo giuro, questa volta non ho letto i giornali. Li ho, comunque, acquistati tutti e cinque ma li ho messi da parte. Almeno per questa puntata della lunga telenovela giudiziaria del processo “Linea d’ombra” non mi servono; lascio la mera cronaca dei fatti ai tanti colleghi presenti in aula. A me piace di più analizzare la testimonianza della dott.ssa Ivana Perongini (già segretaria e direttrice generale del Comune  di Pagani) che da sola vale a sintetizzare in una sola battuta come dovevano essere, e non lo sono stati, tutti i testimoni a difesa chiamati in aula. Quando il pm Vincenzo Montemurro, cincischiando sulla esistenza di due gruppi all’interno di un comune diviso tra bottoniani e gambiniani, ha affondato la lama del suo metodo inquisitorio chiedendo alla Perongini se fosse stata bottoniana o gambiniana per cercare di “mettere a disagio la teste”, con voce ferma e senza alcuna inflessione emotiva la Perongini ha laconicamente risposto: “Sono una funzionaria dello Stato”, per dire che non stava politicamente da nessuna parte se non dalla parte dello Stato per l’alta funzione di coordinamento e di controllo affidatale. Ecco, con questa semplice ma efficace risposta, l’esperta Perongini si è messa subito almeno alla pari con il PM che di certo non si è arreso ma ha capito che aveva a che fare con un osso molto duro. Nelle puntate precedenti io, molto modestamente, senza essere avvocato e neppure indagato (almeno in questo processo !!) alludevo a questo tipo di testimoni, alla loro preparazione ed alla loro fermezza nel portare avanti tutta la verità, soltanto la verità, nient’altro che la verità che non deve mai essere ambigua o falsamente ispirata dagli avvocati. Il testimone, ogni testimone, deve dire la verità che conosce ed in aula non è facile neppure dire la verità se non si ha una preparazione specifica sia dal punto di vista della razionalizzazione delle cose da dire che da quello della tenuta psico-emotiva; tutti elementi che l’avvocato della difesa deve curare in precedenza e per tempo se vogliamo parlare di difese come ognuno vorrebbe che fossero. Il parlarsi addosso, l’eloquio senza senso, la dialettica forbita, la padronanza della gestualità difensiva, sono tutte cose che appartengono al passato e si sono fermate ai tempi di Carnelutti. Oggi non è più così, la difesa va costruita minuto dopo minuto con i testi e con gli indagati, tutti sullo stesso piano di chi deve esercitare il rito della difesa. Io non ero in aula, c’era qualcuno al mio posto che ha studiato attentamente (anche nei piccoli dettagli) sia la testimone Perongini che il suo avvocato Giovanni Falci, e mi ha parlato di  una perfetta sintonia ed armonia di intenti tanto da riportarmi l’impressione che il contributo dato dai due nel processo a difesa degli imputati è stato di gran lunga superiore a tutti i precedenti testimoni messi assieme. Eppure sia la Perongini che il Falci non erano, e non sono, direttamente interessati a questo processo; riesco solo ad immaginare cosa può accadere in aula semmai la Perongini dovesse andare a processo per la vicenda della presunta subornazione. L’avvocato deve portare il suo teste per mano, pur essendo fisicamente a qualche metro di distanza e senza che nessuno se ne accorga, neppure uno zelante PM. E l’esperto penalista Giovanni Falci lo ha fatto in maniera eccellente. Uno dei passaggi fondamentali è stato quando la Perongini, rispondendo al suo avvocato, ha dichiarato pubblicamente in aula che era stata “avvisata” il 28 febbraio 2012 e che già prima di allora aveva avuto continui contatti con il tenente Beraldo (che era andato anche a casa sua a Salerno a trovarla) e che da questi era stata più volte sollecitata a collaborare con gli inquirenti. Fatto di una gravità inaudita. Ma la Perongini ha anche affermato che era stata addirittura a colloquio con il PM direttamente nel suo ufficio in Procura a Salerno. E perché ? Tutti dettagli verosimilmente sfuggiti non solo ai giornalisti presenti ma anche ai vari collegi difensivi che, a mio parere, non hanno afferrato il vero contenuto di quelle dichiarazioni a verbale d’udienza. Li invito a rileggere quei verbali e ad approfondire quelle dichiarazioni per capirne di più. Come definire, poi, la teste quando ha con la massima seraficità dichiarato che lei aveva conosciuto un solo sindaco, Alberico Gambino, e che gli altri erano stati tutti vice sindaci. Ci vuole coraggio da vendere, ma anche capacità professionali indiscusse per affermare queste cose in un processo che vuole a tutti i costi la testa innocente di Gambino. E qui l’ex sindaco si è veramente commosso fino alle lacrime, molto più dell’altra volta come ho già riferito senza alcuna ironia, perché ha capito che solo questo modo di deporre può essergli effettivamente d’aiuto. Tutto il resto conta davvero poco ai fini della resa processuale, anche le carte legittimamente consegnate dalla Perongini alla Sessa hanno poca importanza; così come il contratto non firmato a favore della famiglia Petrosino-D’Auria, i contributi ufficiali erogati alla Paganese Calcio, le inesistenti pressioni del sindaco, i disagi ambientali di Serritiello, le mancate promozioni della Ferraioli, le intercettazioni telefoniche ed ambientali manipolate, le telefonate vergognose tra Panico e gli inquirenti, e la precisa e puntuale azione di controllo amministrativo sugli atti esperito dalla ex segretaria generale. Perché ? Perchè la Procura e gli altri inquirenti (prima fra tutti il tenente Beraldo) sono riusciti a creare una sorta di clima colpevolista intorno agli indagati che cercano, a questo punto, l’unica soluzione possibile nel riconoscimento di un complotto politico-giudiziario ordito ai loro danni. Non so quanta sostanza a favore di questa ipotesi e della verità ha portato la deposizione della Perongini, so per certo che c’era tanto bisogno di  testimoni come la Perongini e così non è stato, purtroppo, e il processo si avvia verso le fasi finali con molte incognite sul groppone. Al momento è possibile soltanto affermare che l’udienza del 23 ottobre 2012 ha rappresentato un momento, solo un momento, di verità.

7 thoughts on “Gambino/78: il giorno della verità

  1. Buona sera, io sinceramente non capisco, ma dopo le dichiarazioni della Perongini dove ha letteralmente umiliato il dott. Montemurro e le intercettazioni di Panico dove addirittura questo scherzo della natura insieme al suo avvocato Peluso cercano in tutti i modi di distruggere il nostro sindaco e gli altri indagati, come si può ancora tener fuori dal carcere la famiglia Panico. Sinceramente, vorrei sapere, come mai nessun giornale ha parlato della telefonata ascoltata in aula dove il Panico dice ” tra poco arrestano il bambiniello” e non solo ,quest’ uomo se così si può definire, in quelle telefonate registrate parlava spesso degli arresti che avrebbero fatto.
    Scusate ma io visto che sono profano in materia, quando si sporge una denuncia gli inquirenti non dicono mi raccomando non ne parli con nessuno, perché esiste un segreto istruttorio, invece questo che fa’ lo sbandiera’ ai quattro venti, perché ? La registrazione fatta da lui la stessa , visto che non faccio l’ avvocato,mi sono detto, ma allora questo perché ne ha parlato con tutti quelli che diceva lui?
    Scusatemi Panico perche’ parlava della registrazione con tutti? Qualcuno che sapeva poteva benissimo parlare con il sindaco e dirgli di quelle registrazioni, ma per quale scopo ?
    Visto che tutti i nodi vengono al pettine, la risposta e’ semplice, Panico voleva che il sindaco lo sapesse, perché solo così poteva ottenere tutto quello che voleva dal sindaco e dall’ amministrazione comunale.
    Comunque questa volta gli avvocati sono stati all’altezza della loro fama.
    Ormai anche le pietre sanno che questo processo non ha più storia, anche nei più grandi processi quando un PM riesce ad ammettere la sconfitta allora dimostra di essere un grande PM, perché quando un imputato si intestardisce e fa’ un esposto al C.S.M. sulla genuinità delle indagini, può capitare che poi anche un PM perderebbe credibilità nei processi a venire.

  2. E’ tutto ASSURDO……… mi sembra di tornare nel lontano 1934 quando Adolf Hitler uccideva quei poveri ebrei solo perchè si sentiva inferiore a quella gente……..per fortuna che da tempo sono scomparsi i campi di concentramento altrimenti……..poveri ragazzi……….. ed in tutto questo il grande accusatore (PANICO) nonostante abbia commesso MOLTISSIMI reati “ACCERTATI” se la ride tranquillamente………e questa è la persona VESSATA..?..?..?..MAAAAAAAA

  3. In una telefonata registrata il sig. Panico dice” tra poco il bambiniello se lo vanno a prendere ” e io gli rispondo tra poco quando finirà questo processo ti verranno a prendere anche a te’.
    Questo processo non doveva neanche iniziare, dobbiamo ringraziare il tenente Beraldo che per far carriera ha costruito questo castello, sinceramente non la prenda come un offesa, ma lei e’……,

  4. Sign. GiaCarta io penso che il tribunale già abbia capito tutto……..e penso che si è reso conto che è stato tutto un complotto…..io non ho seguito le utime udienze ma da quello che ho potuto leggere dai i giornali è veramente disgustoso mi hanno colpito quelle intercettazioni lette sul quotidiano la Città: ” Mi volete togliere lo sfizio che devo uccidere Gambino e Marcone” ……. “Vado a fare un servizio in procura, appena scendo lo vanno a prendere a piedi..”………. “Io secondo me prima dell’estate vedo la fine di parecchia gente, la Paganese, ora fra poco è il turno di Gambino”. E mi chiedo, se questa è la persona VESSATA – TARTASSATA – AFFLITTA – ANGOSCIATA ecc ecc ……..nonostante la mia età avanzata forse non ho capito ancora un granchè…… Staremo a vedere……

  5. NON SONO PER GAMBINO O CON GAMBINO ANZI……MA SE FOSSI STATO IO PRESIDENTE DEL TRIBUNALE AVREI SCIOLTO QUESTA FARSA E AVREI SBATTUTO IN GALERA PANICO PER 10 ANNI PER INTRALCIO ALLA GIUSTIZIA.

  6. Egregio Dott. Bianchini,signor Pozzuoli, etc. etc.
    ed ora come la mettiamo ?
    Proviamo a riepilogare i fatti accaduti in tribunale.
    1) Il Capitano Rossi smentisce tutto quello che aveva dichiarato all’ACCUSA precedentemente.
    2) Anaclerico senior e jiunior parlano apertamente di vessazioni e minacce durante gli interrogatori in caserma
    3) D’Amato Vincenzo (secondo l’accusa il grande candidato sponsorizzato dalla camorera) dimostra in aula, conti alla mano che nel BRONX (luogo dove secondo i pentiti vi era stato un plebiscito a favore) ha preso sette voti (su oltre 600 potenziali)ed indica anche i nomi dei sette votanti.
    4) due dei cinque pentiti in altro processo – contro delinquenti locali dichiarati – vengono ritenuti dal TRibunale non attendibili.
    5) la Scoppetta sbugiarda la Ferraioli sul “mancato pagamento del canone di locazione da parte dei Petrosino…”.
    6) la Perongini afferma che il SERRITIELLO (grande avvocato del Comune) voleva contrattualizare ex novo la casa dei Petrosino (cioè voleva favorirli) e Lei lo ha impedito.
    7) il TOSCANO (teste dell’accusa) afferma che “il contratto di locazione per la casa dei Petrosino era vecchjio di oltre trenta anni e quindi aveva verificato la titolarità degli stessi a stare in quella casa…
    8) Il Paolillo (ex assessore al Commercio) ed il Fezza (ASCOM) affermano che ” i commercianti di Pagani chiedevano la cessazione della città turistica …..
    9) La Perongini afferma “di aver ricevuto a casa sua, dopo gli arresti, la visita del grande Capitan Uncino che la invitava (minacciava!!!!) a collaborare
    10) Il perito del Tribunale afferma che “le registrazioni da cui hanno preso il via le indagini SONO STATE MANIPOLATE GRAVEMENTE…..
    11) 37 intercettazioni telefoniche , che il PM ed il GIP avevano ritenute ininfluenti e non connesse, ascoltate in aula dimostrano chiaramente ed inequivocabilmente non solo la loro connessione ma addirittura “la gravità del comportamento del NOVELLO TANO GRASSO e del suo avvocato- consigliori ………e dei complici occulti..ma mica tanto.”.
    12) Il Giorgio ( sì, quello delle caccavelle…) non solo sapeva ma aveva libero accesso alle stanze di capitan UNCINO e di SANDOKAN…….. qualcuno dice accompagnato dall’On.le BARBATO…. sì quello del lavoro nero per la sua portaborse e quello delle frodi assicurative a Nola……insieme alla moglie
    13) il Petrelli afferma che ” Gambino era disgustato dopo l’incontro con il PANICO SENIOR per il parcheggio e che voleva denunciarlo……”
    14) il Falcone (che è stato costretto a subire 18 giorni di carcere a FUORNI per poi vedersi archiviata la sua posizione)…..dichiara che il PANICO, in quella famosa riunione alla Fondazione, piangeva quasi non per avere il parcheggio e basta ma per riacquistarlo ad un prezzo inferiore a quello determinato per legge….. sì per LEGGE….. perchè il parcheggio non era più dei PANICO ma del Comune ed i PANICO sapevano che senza di esso MAI e POI MAI avrebbero potuto ampliare il CENTRO COMMERCIALE PEGASO come ora hanno fatto anche con abusi EVIDENTISSIMI….ma chi lo verifica oggi…..i tecnici del comune? E PER FARE CHE COSA? PER VEDERSI INCRIMINATI PER subornazione…….?
    mI FERMO QUA……
    Dopo questi fatti, accaduti in tribunale, cosa rimane all’accusa?
    1) La denuncia e la testimonianza di una famiglia bancarottiera, fraudolenta da sempre, che si è arricchita sulle spalle della povera gente e dei lavoratori….. con inganni, imbrogli, etc. etc
    2) la testimonianza di un povero sciagurato e cattivo che ha dovuto chiudere il centro scommesse a Nocera Inferiore per frode e che ora ha chiuso anche quello di Pagani, perchè essendo controllato non riesce più a frodare ed allora non vale la pena….non si guadagna….. e allora meglio le caccavelle e i viaggi da corriere……tanto il sangue è quello ed anche il DNA
    3) la testimonianza di un povero IGNAVO che ancorchè avvocato del Comune si è sempre contraddistinto per ” i suoi affarucci e per i suoi LECCA LECCA degli amministratori…… pur di mantenere ruolo, potere e lauti compensi economici…… La Perongini gli chiese la restituzione di 135.000,00 incassati in quattro anni extra emolumenti … sì 135.000,00 incassati per compensi quale difensore del Comune nei giudizi……Storico e noto a tutti è il suo pellegrinaggio a SALERNO da Gambino – insieme all’ingegnere del Comune – per riottenere il posto di responsabile dell’avvocatura comunale….che gli era stato revocato…
    4) la testimonianza di una DONNa che gratificata dal Bottone “vuole a tutti i costi mantenere il posto lautamente retribuito…. e che dimora, avendola acquistata, nella casa vendutagli dall’altro testimone dell’accusa il pregiudicato BELFIORE (acqua passata ma sempre condannato….)…. sì una grande villa del valore di oltre 700.00,00 prezzo di mercato …..
    E POI BASTA……
    Ah dimenticavo…… un’altra prova dell’accusa è la relazione della Commissione di ACCESSO, di quella Commissione che ha utilizzato come consulente il grande Ingegnere ROMANO (del Genio Civile di Salerno) che ora svolge la funzione di COORDINATORE SOVRADIMENSIONATO all’Ufficio Tecnico del cOmune di Pagani per come nominato dalla Triade Commissariale…… a tremila euro al mese …per due giorni (forse…) a settimana…
    Detto questo io penso che l’ACCUSA dovrebbe chiedere scusa agli imputati incensurati che ancora subiscono la moprtificazione, la vergogna, il dolore, ed i costi di una detenzione ingiusta ed infame…..
    Sono anche sicura,però, che non solo non lo farà ma che chiederà il massimo del massimo perchè ormai il problema è grosso e la figuraccia sarebbe clamorosa…..
    Fin qua tutto normale e prevedibile…… ma cosa farà il collegio giudicante è un mistero che presto sarà svelato……..
    Certo è però, che se veramente la giustizia, anche quella del PM,esistesse davvero allora dovrebbe almeno, e da subito, perseguire i PANICO (per le menzogne, per le false testimonianze, per le manipolazioni, etc. etc.) ed i suoi amici (a partire da DAMIANO che si è venduto e prestato al gioco del panico per un piatto di lenticchie: lo stipendio magro della moglie al CONAD) palesi (intercettati) ed occulti (Bottone, Calabrese, etc. etc.)…..
    Se facesse questo allora giustificherebbe anche l’eventuale richiesta di condanna….. almeno cioè sarebbe super partes: credo alle prove raccolte ma contemporaneamente perseguo anche gli aspetti poco chiari ed ambigui acclarati in dibattimento….
    Se questo non fa (e non lo farà), se non approfondisce – in altra sede – anche i metodi con cui sono state acquisite le cosiddtte prove. da parte degli investigatori…. allora non ci sono parole……
    Ma d’altra parte lo sanno tutti che “Dio ce ne scampi dall’amministrazione della giustizia terrena…..come ben sa chi ha avuto a che farci anche solo per una multa o per un problema di condominio……

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