Luci d’artista/1: la città delle luci

Aldo Bianchini

SALERNO – Se qualcuno pensa che Salerno sia la “città delle luci” vuol dire che non è mai stato a Las Vegas nello stato del Nevada degli USA. Soltanto dopo potrà serenamente giudicare le luminarie (per non dire i lumini) accese l’altra sera a Salerno, che per carità sono comunque un valido e corposo tentativo di rilanciare Salerno nel pianeta interregionale. Dire, però, che Salerno è una “città europea” vorrà dire che nessuno ha mai visitato una delle tantissime città europee. Salerno è una città europea perché geograficamente (sia dal punto di vista fisico che economico) è nello scacchiere europeo, ma da qui a proclamarla “città europea” come se fosse la più bella ce ne passa. Ci vuole coraggio, non c’è dubbio, per sbandierare risultati e titoli che Salerno purtroppo non ha; a Salerno come tantissime altre persone ci vivo anche io e non mi sognerei mai e poi mai di andare in visibilio solo perché il sindaco, in compagnia di un ormai spento Michele Placido, accende le luci di qua e di là. Capisco che ad osannarla è sempre e soltanto la zona orientale i cui cittadini portano su se stessi un antico retaggio di sottomissione e di prostrazione, ma andare in visibilio mi sembra non solo inquietante ma anche ridicolo. Intanto è scontro, come sempre, sulle effettive risorse economiche impegnate e qualcuno parla di 2.650.000,00 euro impegnati. Troppi, sinceramente troppi e credo che gli stessi abitanti della zona orientale storcerebbero il muso se tale cifra venisse confermata. Fortunatamente il sindaco, quest’anno, non ha snocciolato il numero delle presenze in città per il periodo delle luci; dopo la super balla dell’anno scorso quando parlò di 5milioni di visitatori qualcuno adesso gli ha consigliato quantomeno di astenersi dal “dare i numeri” ed ha vistosamente ridimensionato la super-balla scendendo a meno della metà.  Poche settimane fa ho assistito ad uno special-tv su History Channel ed incentrato sul “Panteon” monumento storico-millenario; ebbene diedero i numeri dei visitatori: 5milioni l’anno. Forse l’anno scorso Vincenzo De Luca pensava di avere tra le mani il Panteon e non la città di Salerno. I giornali, intanto, se le stanno suonando con schieramenti più o meno di maniera. “Babbo Natale, quanto mi costi: 2.650.000,00” oppure “Primo effetto luci, ristoranti e bar pieni”. Quest’ultimo titolo mi ha incuriosito più degli altri e vorrei suggerire all’autore di andare, se già non lo fa, ogni sabato sera nei ristoranti salernitani per capire se sono già pieni per conto loro o per effetto delle luci. E’ già da qualche settimana, senza le luci, che non riesco ad entrare nel “Giardino degli dei” il sabato sera, tanta è grossa la fila dei clienti che aspettano all’esterno del noto ristorante-pizzeria cittadino. Altro che storie. Ho letto anche che il sindaco, ridimensionando l’impressionante numero di visitatori previsti per l’anno scorso, ha parlato di ben 2.200.000= di presenze effettive. Un’altra super balla. Mi chiedo come mai nessuno si ferma a fare il “conto delle pulci” e spiegare ai salernitani che per raggiungere i 2.200.000 visitatori sarebbe stata necessaria che per i 75 giorni circa di accensione delle luci nella scorsa edizione la presenza quotidiana di ben 29.333 visitatori per ogni giorno. Oppure la presenza di circa 220.000 visitatori per ognuno dei dieci week-end previsti tra il novembre 2011 e il gennaio 2012. Cifre impressionanti che da sole dovrebbero bastare per smascherare qualsiasi super-balla. A Salerno, amici lettori, se arrivano anche solo 5.000 visitatori tutto il sistema viario e di parcheggi va totalmente in tilt, figurarsi con quelle cifre da super- balla. Insomma, come dire, dovremmo tutti noi residente abbandonare notte tempo la città per fare spazio a chi viene da fuori. Senza voler pensare all’offerta di ricezione alberghiera che nella nostra città è ridicola; riempire un paio di centinaia  di camere non è la soluzione dei tanti problemi. Per non infierire più di tanto basta ricordare a tutti che a Las Vegas, la vera città delle luci, un solo albergo offre una disponibilità di 3.500 camere; andate su internet e cliccate sullo “Stratosphere Toweer” se non ci credete. Alla prossima.

2 thoughts on “Luci d’artista/1: la città delle luci

  1. No caro Aldo aveva parlato a Lira TV di 300.000 persone a Salerno,per una sola sera.Bisogna curarlo!

  2. Grande sig. Bianchini! condivido ogni sua parola. Purtroppo i nostri stolti concittadini hanno il sindaco che si meritano: un emerito ignorante, fondamentalmente.

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