Piazza Cavour: il primo “no”

Da Roberto celano (cons. com. PdL)

SALERNO – Con grande soddisfazione apprendiamo che il Soprintendente di Salerno, in una nota del 26 Ottobre, ha comunicato che gli esiti della conferenza dei servizi relativa alla realizzazione dei box in piazza Cavour, laddove la stessa si sia conclusa, siano da ritenersi inefficaci in quanto carenti di un requisito sostanziale ed obbligatorio, quale è quello dell’acquisizione dell’autorizzazione paesaggistica.

Dopo aver evidenziato il 7 Settembre con nota indirizzata al Soprintendente il grave danno paesaggistico che avrebbe subito lo storico lungomare cittadino per effetto della realizzazione dei succitati box auto, senza aver avuto alcun riscontro, avevo risollecitato la sensibilità del Soprintendente, con una ulteriore missiva del 18 Ottobre, dopo aver appreso che la Soprintendenza avrebbe approvato in conferenza dei servizi il progetto valutandone solo la possibile interferenza con il palazzo Sant’Agostino.

Inizialmente, invero, la Soprintendenza aveva ritenuto di non esprimere parere contrario alla realizzazione dell’opera in questione a causa della ritenuta insussistenza di una specifica tutela.

Invitai, dunque, formalmente il Soprintendente, unitamente al Rup del Comune, ad annullare, avvalendosi dell’autotutela, tutti gli atti ed i provvedimenti emessi, in primis il parere favorevole, erroneamente reso in sede di conferenza dei servizi, ed il provvedimento conclusivo della conferenza stessa, laddove adottato.

Il mio intervento era indirizzato soprattutto ad evitare che l’inadeguatezza dimostrata nel passato dagli uffici della Soprintendenza nel consentire, a seguito di una procedura ancora poco chiara, la devastazione dell’area di Santa Teresa, avrebbe potuto determinare il ripresentarsi di analoghe sfasature anche nel caso del parcheggio di piazza Cavour.

La nota del Sovrintendente fa, invero, chiarezza e consente il ritorno alla “normalità” dell’iter procedurale che, solo, potrebbe consentire la realizzazione di opere in zone evidentemente tutelate.

Si attende ora che, in conformità alle prime negativa valutazioni, il Soprintendente voglia esprimere il suo parere avverso alla realizzazione di opere che devasterebbero la intrinseca qualità del lungomare cittadino.

Sembra evidente che parcheggi e box auto, assolutamente necessari in una città europea in cui appare impossibile parcheggiare, vadano realizzati contemperando l’esigenza di tutela ambientale e paesistica della città, obiettivo irrinunciabile e costituzionalmente garantito.

 

 

 

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