Maria Chiara Rizzo
Nel 2009 il governo lo vieta eppure il suo leader ne fa uso. Sembra un paradosso, ma succede in Iran, dove l’Ayatollah Khamenei ha lanciato la sua pagina facebook e conta già oltre 2 mila fan. Il leader supremo, che rappresenta la carica politica e l’autorità religiosa più alte nella Repubblica Islamica Iraniana, lo ha reso pubblico attraverso il suo account di twitter, anch’esso censurato, sabato 15 dicembre scorso. La notizia ha creato non poca sorpresa, dato che fecebook è stato vietato nel paese subito dopo le manifestazione che hanno fatto seguito alla rielezione -fortemente contestata- di Mahmoud Ahmadinejad alla carica di presidente nel 2009. Prima di quell’anno gli iraniani utilizzavano il social network tanto demonizzato oggi dal potere, lo stesso potere che ne fa uso per fini propagandistici. Ma pare che nel paese i giovani continuino ad usarlo, aggirando il divieto attraverso l’utilizzo di un software speciale. Secondo alcune fonti locali, le autorità iraniane stanno cercando di mettere a punto una strategia atta a controllare l’accesso dei cittadini alla rete internet. L’Iran, infatti, insieme alla Cina e a Cuba, ha un atteggiamento molto rigido nei confronti di internet e ancora di più verso i social network che, secondo il governo, veicolerebbero i « valori perversi » dell’Occidente e collaborerebbero con la CIA. Insomma, facebook è frutto di una mente occidentale perversa, un diavolo tentatore, ma perchè non usarlo se « fa bene al governo » ??
