PIU’ DELLA META’ DELLA POPOLAZIONE CARCERARIA ITALIANA E’ INDECOROSAMENTE RISTRETTA.

Pietro Cusati

La situazione  delle carceri Italiane è disastrosa. Il Ministro della Giustizia Prof.ssa Paola Severino nel corso del 2012 ha visitato più di 25 istituti penitenziari. Il sovraffollamento degli istituti detentivi,le condizioni di vita degradanti che ne derivano,i tanti suicidi in carcere sono lesive dei diritti fondamentali , indegne di uno Stato democratico. L’Organismo Unitario dell’Avvocatura Italiana nelle dieci domande sulla Giustizia che ha proposto alle forze politiche impegnate nella tornata elettorale,al primo posto, chiede di intervenire in tempi rapidi per risolvere il problema carceri,restituendo dignità (e speranza) ai detenuti in linea con il grado di civiltà del paese e con le prescrizioni internazionali. La Corte Europea per i diritti dell’uomo di Strasburgo,infatti, ha condannato l’Italia per il trattamento inumano dei detenuti e il sovraffollamento delle carceri. Una sentenza che era nelle cose annunciate. Duro il richiamo del Presidente della Repubblica Italiana Giorgio Napolitano ,la situazione delle carceri Italiane ‘’non fa onore al nostro paese,ma anzi ne ferisce la credibilità internazionale e il rapporto con le istituzioni Europee’’.L’8 gennaio 2013 l’Italia ,patria del diritto,è stata condannata a pagare a  sette detenuti la  somma di 99.600 euro  per danni morali,più 1.500 euro ciascuno per il pagamento delle spese ,dalla Corte Europea dei diritti umani di Strasburgo ‘’per trattamento inumano e degradante’’. La Corte  Europea ha accolto il ricorso di sette detenuti in due case circondariali del Nord costretti a scontare la pena in celle dove hanno a disposizione meno di tre metri quadrati. La Corte di Strasburgo ha già ricevuto oltre 500 ricorsi da altri detenuti Italiani che sostengono di essere detenuti in celle dove avrebbero non più di tre metri quadrati a disposizione .La sentenza di condanna invita l’Italia a porre rimedio al sovraffollamento carcerario ‘’di natura strutturale’’,anche prevedendo pene alternative al carcere. E’ la seconda condanna dopo quella del  2009 all’Italia per lo stato delle carceri.  Nel paese che ha dato i natali a Cesare Beccaria ed Alessandro Manzoni la condizione dei detenuti è decisamente drammatica ed allarmante. L’Italia è maglia nera in Europa per la condizione degli istituti penitenziari. Il tasso di sovraffollamento delle carceri italiane  è del 142,5%,dunque ci sono oltre 140 detenuti ogni posto letto,mentre la media europea  è del 99,6%. Al 31 dicembre 2012 nel nostro paese la popolazione carceraria era  di oltre 65 mila detenuti, precisamente 65.701 a fronte di una capienza complessiva di 47.040 posti,con 18.661 reclusi in più. Il nostro sistema carcerario ,così com’è,viola la Costituzione e lede i diritti delle persone detenute. Auspico che il nuovo parlamento  possa rivedere la legislazione in vigore  partendo  prioritariamente dalla  revisione della geografia delle circoscrizioni giudiziarie che tenga conto della specificità territoriale dei bacini d’utenza, come nel caso della sezione distaccata del Tribunale di Eboli  , del Tribunale di Sala Consilina e  del Tribunale di Melfi.Infine,nel decalogo di proposte dell’Organismo Unitario dell’Avvocatura Italiana  per l’agenda Giustizia per l’Italia è stato individuato  anche il progetto di revisione della geografia giudiziaria,consultando  le realtà locali professionali,economiche e sociali interessate e si chiede anche di verificare i prevedibili costi indotti da accorpamenti e soppressioni.

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