Gambino/95: Pagani città pulita, la reazione della politica alla sentenza

 

 

Maddalena Mascolo

PAGANI – Le reazioni della Città di Pagani e dei cittadini paganesi non si sono fatte attendere; già pochi minuti dopo la lettura della sentenza i capannelli davanti ai bar si intensificavano ed i commenti piovevano a cielo aperto.  Il cosiddetto “Sistema Pagani” così come proposto dalle forze dell’ordine alla fine delle loro indagini appariva privo di ogni fondamento e facilmente confutabile. Probabilmente i collegi difensivi sono stati fin troppo morbidi, fin dall’inizio forse neppure loro credevano pienamente nell’innocenza. Se si andasse a votare in questo momento credo che Alberico Gambino potrebbe anche varcare la soglia del 70% dei consensi; non perché, come ipotizzato dal giornalista Gigi Di Fiore nel suo articolo dell’8 marzo scorso su Il Mattino, Gambino non abbia o non abbia avuto nemici in questa Città. La verità è che Gambino ne ha pochi di nemici, ma quei pochi hanno creduto, con la complicità di altri, di poter riscrivere la storia e le tradizioni di una città come Pagani che da tanto tempo ha abbandonato la via della delinquenza a tutto tondo per dare sfogo alle  sue capacità imprenditoriali ed alle sue spiccate professionalità. E’ vero, in Città c’è ancora tanta paura, ma non quella paura che maldestramente ha enunciato Lucia Torre (vedova del compianto sindaco Marcello Torre);la paura dei paganesi è di potersi ritrovare a breve e nuovamente, per colpa di pochi, in un turbinio di polemiche e di invereconde accuse. Cosa dirà ora, la Lucia Torre, alla luce dell’assoluzione di tutti quei professionisti che lei aveva additato a cattivi esempi di quella società che avrebbe dovuto opporsi a connivenze e sistemi non limpidi. Il “sistema Pagani”, gentile signora Torre, non esiste, che le piaccia o no, e i paganesi, la straordinariamente grande parte dei paganesi sono cittadini onesti. Il primo politico a parlare è stato, come spesso è accaduto in questi ultimi due anni, il consigliere provinciale Massimo D’Onofrio; volentieri pubblichiamo integralmente il suo breve commento alla sentenza: “Pagani e’ città onesta ed i suoi amministratori persone perbene. La verità processuale cancella le accuse infamanti assolvendo una intera comunità. Sono convinto che in appello sarà tutto risolto e mi chiedo perché e chi ci ha costretti ad essere governati da due anni da commissari prefettizi. Festeggerò quando anche Alberico sarà pienamente assolto continuando a confidare nella giustizia ma non posso esimermi dall’esprimere felicita per la nostra città che per due anni ha portato un marchio ingiusto”.

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