Efficienza energetica: maglia nera alla Provincia di Salerno

da Annamaria Senatore

SALERNO – A leggere lo studio Energy Efficiency Watch commissionato dalla Commissione Europea al tedesco Wuppertal Institute Ecofys, che ha messo a confronto i Piani d’Azione di 27 Stati membri in vista del recepimento obbligato entro giugno 2014 della nuova direttiva sull’Efficienza Energetica, si evidenziano alcuni rimproveri all’Italia.

 

Nel mirino è caduto soprattutto il settore dei Trasporti. Dove molte politiche sono allo stadio di progettazione ma il Piano d’Azione Nazionale sull’Efficienza Energetica non spiega come e quando saranno realizzate, si legge nelle conclusioni dello studio Ue. Per la verità non risparmia critiche a tutto campo, osservando che sebbene alcune industrie si siano date degli obiettivi di taglio dei consumi energetici volontari all’atto pratico non esiste alcun obbligo di risparmio di energia sufficientemente codificato e quindi vincolante.

Peggio ancora nel settore pubblico, dove 2mila comuni hanno aderito al Patto dei Sindaci sul risparmio energetico, ma poche amministrazioni hanno nel frattempo elaborato almeno una bozza di Piano d’Azione per rendere credibili gli obiettivi.

I dati nazionali sull’argomento Patto dei Sindaci sono: 2113 Comuni hanno sottoscritto il Patto, che sul totale di 8092 Comuni italiani rappresenta una percentuale del 26,11%. Di questi 1159 hanno presentato il Piano d’Azione, che in termini percentuali rappresenta sul totale di quelli che hanno sottoscritto il Patto rappresentano il 54,85%.

 

Ciò detto, anche scegliendo di tralasciare l’argomento specifico sui Trasporti, in Provincia di Salerno le cose stanno ancora peggio che a livello nazionale: al Patto dei Sindaci hanno aderito ad oggi solo 27 Comuni (due lo hanno fatto congiuntamente) sul totale dei 158 Comuni presenti in Provincia.

In percentuale hanno aderito al Patto il 17,09%, con uno spread rispetto al dato nazionale del -9,02%.

 

Su 26 adesioni ufficiali 4 Comuni (Cava de’ Tirreni, Salerno, Sassano e Serre) hanno presentato il Piano d’Azione, che in termini percentuali rappresenta il 15,38%, con uno spread rispetto al dato nazionale del -39,47%.

 

 

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