Crescent/12: io sto con la Procura … ma !!

Aldo Bianchini

SALERNO – Tutti, o quasi, protestano perché la Procura della Repubblica di Salerno non decide nulla in merito all’inchiesta comunque avviata a carico del sindaco Vincenzo De Luca, del Soprintendente (quello che fece scadere i termini senza decidere), e di un tecnico comunale da oltre tre anni. I tre sarebbero stati iscritti a mod. 21 per il reato di “abuso d’ufficio in concorso”. Una cavolata di fronte alla mostruosità paesaggistica e urbanistica del Crescent; insomma cosa volete che sia una traballante accusa di abuso d’ufficio; ecco perché sto dalla parte della procura. Sto con la procura anche perché è giusto, quando si parla di opere pubbliche, andare con i piedi di piombo e ponderare bene ogni decisione prima di sconquassare tutto, anche perché nel “Bel Paese” va sempre a finire che alla fine sono tutti innocenti. Il dubbio che, comunque, mi assilla è: perchè la Procura di Salerno ha utilizzato questo “metodo cautelativo” ancorchè giusto soltanto per un’inchiesta come quella del Crescent o per pochissime inchieste come quella del Crescent, quando invece con le inchieste giudiziarie che stanno smantellando il centro-destra a 360° ha utilizzato il “metodo inquisitorio” elevato all’ennesima potenza. E’ questa disparità di trattamento che, alla fine, mi inquieta e mi induce ad avere scarsissima fiducia nella giustizia. Basta alzare la testa e allungare lo sguardo su alcune clamorose inchieste (da Linea d’Ombra a Truffa Inps, dal tesseramento PdL ai lavori pubblici -un ridicolo muretto di cemento lungo non più di tre metri ed alto un metro !!- di Cava, dal Comune di Scafati a quello di Angri), per capire quanto è strano il comportamento investigativo della Procura salernitana. Probabilmente dipenderà dalla linea di pensiero di chi esegue materialmente le indagini che vengono presentate ai PM, ma resta inoppugnabile il fatto che la Procura avalla e sottoscrive quel tipo di indagini, almeno quelle più appariscenti, e schiaccia decisamente sull’acceleratore soltanto quando è in presenza di personaggi legati al centro-destra. Insomma un vecchio e consolidato vizietto che sembrava, fino a qualche anno addietro, non appartenere alla nostra Procura territoriale che è una delle più importanti d’Italia. La cosa incredibile è che per la vicenda Crescent ci troviamo di fronte ad una presa di posizione durissima di Italia Nostra (sez. Salerno) e del Comitato NO-Crescent i cui rispettivi responsabili Raffaella Di Leo e Pierluigi Morena in tre anni hanno depositato in Procura ben sedici esposti contro chi vuole a tutti i costi la realizzazione dell’opera ideata dall’architetto catalano Riccardo Bofil. Fino al punto che qualche giorno fa, la Di Leo e Morena, avrebbero addirittura indirizzato al Procuratore Capo un esposto per “sollecitare l’esercizio dell’azione penale” per l’inchiesta che giace nei cassetti della Procura. Un fatto inedito, quasi come uno schiaffo alla Procura, anche se i due esponenti nel sollecitare l’esercizio dell’azione penale hanno precisato che con l’esposto intendono soltanto sollecitare la Procura a pronunciarsi nel merito con un’archiviazione o con una richiesta di rinvio a giudizio. Il silenzio tombale è la cosa che da più fastidio, in assoluto; non è possibile, almeno per la vicenda del Crescent, che un cittadino normale debba sopportare non solo il “silenzio-assenso” della Soprintendenza che fece scadere i termini senza pronunciarsi ma anche il silenzio, ancora più inquietante della Procura. Come sono lontanissimi i tempi in cui bastava un semplice esposto di Italia Nostra per bloccare tutto. Probabilmente quello era un atteggiamento sbagliato, anzi era certamente sbagliato, ma questo mi sembra allucinante, senza pensare che tra silenzi e assensi la Città potrebbe risvegliarsi fra qualche anno con uno scenario paesaggistico completamente fuori da ogni logica urbanistica o criterio tecnico. Tra Piazza della Libertà e il Crescent si stanno spendendo decine di milioni di euro, di contro il Comune non può sborsare i soldi per l’acquisto della carta igienica nelle scuole elementari e medie. Su questo tutti dovremmo interrogarci, e soprattutto l’opposizione dovrebbe interrogarsi senza scimmiottare e perdere tempo con i comunicati che nessuno legge.

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