TRIBUNALI: l’ OUA continua la battaglia contro la soppressione

Antonio Citera

SALA C. – La Corte Costituzionale anticipa al 2 luglio  l’udienza prevista per l’8 ottobre sul ricorso del Friuli Venezia Giulia sulla geografia giudiziaria e fissa al 2 e 3  luglio quelle per i rinvii del tribunale di Pinerolo. Il 29 e 30 maggio l’Oua conferma le due giornate di  astensione dalle udienze contro la chiusura irrazionale e incostituzionale di circa 1000 uffici giudiziari.  Manifestazione nazionale a Roma (30 maggio) dell’avvocatura con i comuni, i sindacati e la società civile. Soddisfazione è stata espressa dall’Organismo Unitario dell’Avvocatura che aveva  chiesto con forza che si anticipasse la data di trattazione del  ricorso della Regione Friuli  Venezia Giulia sulla geografia giudiziaria (prevista per l’8 ottobre), in vista dell’entrata a  regime del provvedimento il prossimo settembre, e che in questi mesi ha messo in campo diverse iniziative contro quella viene definita una «irrazionale e incostituzionale  chiusura di circa 1000 uffici, sedi distaccate e tribunali». Per Nicola Marino, presidente Oua quella di oggi è «una buona notizia per la giustizia italiana. Accolte, finalmente, le richieste dell’avvocatura sia per l’anticipo dell’udienza  dell’8 ottobre, sia per la celere fissazione di quelle sui rinvii del tribunale di Pinerolo (una il 2 e l’altra il 3 luglio). È bene che la Consulta esamini rapidamente questo  provvedimento dai chiari profili di illegittimità. Non ha senso continuare, invece, ad accelerare questo processo di smantellamento del sistema con gravi danni per i cittadini, come sta facendo il Ministero di via Arenula e diversi presidenti di Tribunale». «Al futuro Governo e al nuovo Parlamento – continua  – chiediamo di intervenire con  urgenza per evitare di distruggere la “giustizia di prossimità” e di mortificare interi territori del nostro Paese, sia dal punto di vista dei diritti sia sotto quello della  competitività economica per le imprese». «L’Oua  – conclude Marino  – ha inoltre fissato due giornate di astensione (29 e 30 maggio) con una grande manifestazione a Roma il 30 maggio insieme al Coordinamento  dei Fori Minori, gli Ordini e le Associazioni forensi, i sindacati dei lavoratori e dirigenti dei Tribunali, i Sindaci e i cittadini interessati dal provvedimento».

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