Salvare una vita costa quanto uno smartphone»

 

Da Marco Pirollo

POMPEI – Un defibrillatore può salvare la vita in caso di arresto cardiaco, costa quanto uno smartphone di ultima generazione eppure è ancora poco diffuso nei luoghi pubblici e nei centri sportivi. Per questo la Fondazione “Bartolo Longo III Millennio”, in collaborazione con la Seti s.n.c. e la Givova, donerà un’apparecchiatura medica salvavita (un defibrillatore) a tre enti individuati sul territorio di Pompei e cioè al liceo scientifico “Pascal”, al Santuario e alla parrocchia “Sacro Cuore”. L’argomento, inoltre, sarà al centro del convegno “Combattere l’arresto cardiaco” in programma sabato 18 maggio, dalle ore 10.00, presso la sala “Marianna De Fusco” del Santuario di Pompei (in piazzale Giovanni XXIII). L’iniziativa, promossa dalla Fondazione “Bartolo Longo III Millennio” che da un anno e mezzo opera in maniera totalmente gratuita nell’ambito delle problematiche medico-scientifiche del territorio, mira a diffondere l’acquisto di defibrillatori affinché siano presenti in quanti più luoghi pubblici possibile, in modo che possano essere usati tempestivamente per salvare la vita di persone colpite da arresto cardiaco. «Al fine di salvaguardare la salute dei cittadini che praticano un’attività sportiva non agonistica o amatoriale – dichiara il dottor Sergio Amitrano, presidente della Fondazione – la legge 189/2012 dispone, tra le altre garanzie sanitarie, anche la dotazione e l’impiego, da parte di società sportive sia professionistiche che dilettantistiche, di defibrillatori semiautomatici e di eventuali altri dispositivi salvavita. Ma siamo sicuri che questa legge venga rispettata? quanti defibrillatori vediamo quotidianamente nelle scuole, nelle palestre, negli uffici, negli ospedali? Certamente non così tanti. Invece quanti cellulari incontriamo nella nostra vita? Eppure – conclude – oggi un defibrillatore che può salvare una vita umana, costa quanto uno smartphone». Al convegno interverranno i medici specialisti Giuseppe Satriano e Augusto D’Aniello; seguiranno le testimonianze di sportivi come Domenico Lupo e Massimo Rastelli, ex calciatore ed oggi allenatore dell’Avellino calcio.

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