FURTI NEL DIANO. ORA ANCHE LE AGGRESSIONI

Antonio Citera

Un problema quello dei furti nel Vallo di Diano che sta prendendo sembianze di sgomento da parte dei cittadini che si rifugiano dietro un velo di paura e di rabbia che si ripercuote nel quotidiano vivere. Bande organizzate e non che agiscono prevalentemente a notte inoltrata saccheggiando e portando via ogni cosa, seminando panico e allarme, smembrando l’oasi felice che fino a qualche tempo classificava il Diano tra i posti più sicuri dello Stivale. Sarà la crisi, sarà la multi etnicità, sta di fatto che la tendenza si è letteralmente capovolta. Oggi assistiamo impotenti subendo passivamente questo malaffare. Da piccoli furti consumati per lo più da ladruncoli affamati, a veri e propri raid di bande specializzate che addirittura aggrediscono e consumano violenza fisica su malcapitati. Il grave episodio accaduto qualche giorno fa a Padula nei confronti di un noto farmacista (Diego Di Novella, ndr !!), picchiato e immobilizzato da due, forse tre, o quattro ladri all’interno della sua abitazione, è la testimonianza che il problema sta degenerando e la fiducia dei cittadini nei confronti dei tutori dell’ordine è ai minimi storici. Detto questo, non vogliamo assolutamente condannare nessuno, anzi si apprezza lo sforzo che i carabinieri e la polizia fanno per  infrenare  la piaga, controlli assidui, pattuglie sul territorio, posti di blocco nei punti strategici e via cantando. Tutto ciò evidentemente non basta . Spesso siamo anche noi comuni mortali che presi dalla frenesia del correre quotidiano, lasciamo via libera ai malintenzionati , dimenticandoci quelle regole basilari che potrebbero in qualche modo scoraggiare o rendere più difficile l’accesso in casa ai ladri. Ecco riassunte in poche tracce le principali precauzioni da tenere in considerazione per lenire e forse scoraggiare eventuali ospiti indesiderati: Chiudere sempre tutti gli ingressi. Installare: Dispositivi antifurto possibilmente collegati a numeri di soccorso pubblico 112 o 113; Porta blindata con spioncino; Videocitofono o telecamere a circuito chiuso; Grate alle finestre o vetri antisfondamento. Illuminare le zone buie. Non tenere in casa grosse somme di denaro, gioielli o oggetti di valore. In caso di presenza di oggetti di valore, fotografarli e conservare un’accurata descrizione dei medesimi. Non mandare bambini o anziani ad aprire la porta tranne si tratti di conoscenti. Nei casi di assenza lasciare alcune luci e/o la radio e/o la televisione accesi (in commercio esistono timer per programmare l’accensione/spegnimento in tempi stabiliti). Non lasciare mai la chiave sotto lo zerbino o in posti facilmente intuibili. Ricordare che in caso di furto i primi posti esaminati dai ladri sono armadi, cassetti, vestiti, vasi, quadri, letti e tappeti. In caso di serratura manomessa o di portone socchiuso, non entrare e chiamare subito il 112 o il 113.  Proteggere l’interruttore generale, se all’esterno, con una cassetta metallica che impedisca il distacco della corrente da parte di malintenzionati. Ricordare che i ladri/rapinatori prima di colpire procedono a sopralluoghi nei giorni precedenti, per cui se si notano persone/auto sospette nei paraggi avvertire subito le Forze di Polizia. Non dimenticare che la reciproca collaborazione tra vicini e/o un cane da guardia, possono rivestire un ruolo fondamentale.

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