MEDICINA/SANITA’: “il disastro” … secondo il PD, ma spunta un personaggio che gestisce trasversalmente le casse della sanità.

.

Aldo Bianchini

SALERNO – La sanità pubblica in provincia di Salerno, ma anche in tutta la Campania, è “un disastro”. Lo sappiamo tutti e davvero non ci sarebbe stato bisogno che alcuni esponenti del PD locale ce lo ricordassero la sera del 20 maggio nella sala di Salerno Energia. Troppe voci, troppe arrabbiature, troppe tensioni, troppe rivendicazioni, troppe prese di posizione, insomma il “popolo di sinistra” finisce per parlarsi addosso senza avere la capacità di proporre e senza indicare possibili e concrete soluzioni. E’ accaduto anche l’altra sera, sebbene dai relatori sono venute alla luce alcune posizioni interessanti sul piano generale e, soprattutto, senza preconcetti. Insomma la sanità è un bene di tutti, non è un diritto residuale, e verosimilmente preoccupa il fatto che nel nostro Paese le statistiche indicano in oltre due milioni i soggetti-utenti che avrebbero rinunciato alle cure a causa degli effetti della crisi e del cattivo funzionamento delle strutture pubbliche. Drammatico ma è così. Si impone, quindi, una riflessione più generale sulle vere cause del problema. Volendo rifare un excursus storico a cominciare dal 1990 è bene ricordare che in questi ultimi 23 anni la sanità pubblica è stata amministrata per ben 19 anni dal centro-sinistra e per soli 4 anni dal centro-destra. Ma in proposito ha ragione Nicola Landolfi (è la prima volta dopo anni che condivido la sua tesi !!) quando dice, come ha detto nella sala di Salerno Energia, che è inutile rifare ogni volta la ripartizione storica delle responsabilità e che bisogna prendere atto che se la sinistra ha sbagliato in passato oggi la destra fa ancora peggio perché non corregge gli errori pregressi e li ingigantisce nel presente. Sulla sanità pubblica, purtroppo, vige da tempi lontani una sorta di “occupazione politico-partitica” che anche nella stessa destra vede oggi la ASL assolutamente distante dall’A.O.U. (Azienda Ospedaliera Universitaria) sulla base di una “incomunicabilità totale”, eppure ad amministrare queste due importanti istituzioni sono il PdL (Popolo della Libertà) e FdI (Fratelli d’Italia). Una vergogna !! Pari, del resto, a quella del recente passato quando la rabbia del Sindaco di Salerno (De Luca) ribolliva nei confronti del Governatore (Bassolino) reo di mandare a Salerno, tra ASL e AO, sempre suoi presunti nemici. Va detto, sulla base di questa ricostruzione storica, che forse l’unico a non avere responsabilità dirette per il “disastro sanità” è proprio il sindaco di Salerno che, a conti fatti, non ha mai amministrato né la ASL né tantomeno l’AO. Ma il disastro-sanità, dunque, chi l’ha provocato ?: tutti. La politica e i sindacati, in particolar modo, che non hanno badato a spese pur di accaparrarsi i favori soprattutto dei medici, da quelli di base fino agli ospedalieri e primari presunti titolari di “bacini elettorali” ma anche dei paramedici. Si è determinata, così, una situazione drammatica e paradossale che soltanto nel 2012 ha bruciato sull’altare delle connivenze cifre iperboliche per quanto attiene il famigerato ALPI, un sistema intricato e contorto di straordinari e sostituzioni che consente ai medici ed in parte ai paramedici di arrivare a guadagni annuali stratosferici (basta pensare al caso del dr. Verrioli che qualche anno fa aveva in dodici mesi messo nel granaio una cifra intorno ai 700mila euro; ci fu un’inchiesta della quale non si è mai saputo più nulla !!). Nel 2012, dicevo, l’ALPI ha rovesciato nel sistema sanitario regionale oltre 100milioni di euro, di cui ben 13 per la sola provincia di Salerno. In altre regioni il problema non esiste; ma qui nessuno ha la forza di dire basta. Mi ha impressionato l’altra sera la lucidità politica di Gianfranco Valiante, consigliere regionale, il quale ha tra l’altro denunciato che il governatore Caldoro non ha mai portato in Consiglio Regionale il problema sanità neppure per un minuto e che si è sempre trincerato dietro la sua posizione di commissario ad acta. Vergogna !!, ecco gli errori di Caldoro che ieri avevo cominciato ad elencare. Ma la cosa più inquietante che è serpeggiata l’altra sera tra i vari interventi dei numerosi “addetti alla sanità” è quella sorta di “consorteria trasversale” che ha attraversato almeno negli ultimi quindici anni la sanità salernitana affidata, per l’aspetto contabile-ragionieristico, sempre allo stesso personaggio “utile e buono per tutte le stagioni e per tutti i commissari o direttori generali”.  Il ragionamento è semplice e prende l’abbrivio dall’attacco senza tentennamenti che l’attuale d.g. Antronio Squillante ha lanciato verso il suo predecessore (anch’egli voluto dal PdL) Maurizio Bortoletti reo di “aver fittiziamente garantito avanzi di amministrazione con artifizi contabili”e di aver lasciato l’ASL senza risorse finanziarie prima di andar via. Perché nessuno si chiede “chi è questo personaggio buono per tutti le stagioni” che riesce a manovrare i conti della sanità ed a guidarli dove i vari capi-politici vogliono ? Forse perché nessuno ha interesse a scoprire che questo personaggio attraversa trasversalmente il mondo della sanità grazie a nomine ex “15 septies – D.L.vo n. 502/92”, nomine dichiarate illegittime dal governatore Caldoro, pena la sospensione dall’incarico del Direttore Generale che le adotta ? La verità potrebbe essere molto semplice; la sanità si regge su questa trasversalità che fa paura e che attira tutte le componenti politiche. Se la politica, sia essa di sinistra o di destra, non trova la forza di fare pulizia ferma e serena al suo interno il disastro continuerà ad avanzare fino a spingere tutti nel “baratro della sanità”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *