La chiusura della Valle

Michele D’Alessio

SASSANO – Con un pizzico di delusione si conclude la quindicesima edizione della Valle delle Orchidee,  non c’è stato il pienone che si aspettava, anche se gli organizzatori e le associazioni partecipanti ci hanno messo il massimo dell’impegno. A scoraggiare i turisti e i visitatori, ma anche i sassanesi, è stato sicuramente l’incertezza del tempo degli ultimi giorni  e del mese di maggio (che stando ai dati del servizio meteorologico è stato il maggio più freddo degli ultimi 25 anni), anche se domenica 2 giugno era una bellissima giornata di sole, con una gradevole temperatura primaverile. L’evento iniziato con il successo di sabato 11 maggio con la terza Edizione del Premio Giornalistico “Orchidea D’Argento”, che quest’anno ha visto premiati Tonia Cartolano, giornalista SKY e Antonello Perillo, Direttore del TG3 Rai Campania, successo protratto, poi, con l’inaugurazione della mostra pittorica dei “fratelli Benvenga”, due cittadini di Sassano che con le loro tele, affreschi e sculture, hanno dato lustro al paese delle orchidee, fuori dal confine del Vallo di Diano, sia in Italia che, in modo particolare, nei Paesi del Sud America; la mostra  è stata curata dalla Proloco di Sassano, serata poi chiusa nell’Anfiteatro di Palazzo Babino, con  il noto attore Andrea Di Maria nella Valle delle Orchidee, che ha fatto divertire il pubblico presente con il suo spettacolo e tormentone di Tony Cotina. Proprio a causa del maltempo, la location del gran finale della manifestazione, è stato spostata da località Gravola  allo Chalet di Valle Piana, una bellissima struttura all’ingresso del Parco del Cilento e Vallo di Diano. Allo chalet ad accogliere i pochi visitatori, escursionisti e amanti della natura, sono stati i presidenti delle Associazioni partecipanti, l’associazione “la voce dell’organetto” con musiche popolari e l’associazione Musicale “Musicantica” di Mercato San Severino con musiche e canti antichi,  mentre un apprezzato gruppo di giovani guide naturalistiche (che oltre occuparsi dei percorsi naturalistici, che vedeva come protagonista l’Orchidea e la Valle delle orchidee di Sassano, con le sue quasi 200 varietà di specie selvatiche a quota 1100 metri sul livello del mare) hanno illustrato le modalità di produzione e la storia dei prodotti tipici sia artigianali che agricoli, che sono l’elite della tradizione e della gastronomia Sassanese, come il caciocavallo impiccato, il caciocavallo dell’emigrante (con dentro la soppressata), i ravioli con la pettola, filatelli e i fusilli con il ferro. Interessanti e spesso riprese le testimonianza delle risorse tradizionali di una agricoltura che nella prossimità trova ambiti di risorsa assolutamente degni di attenzione. Rinviate la parte sportiva della giornata, la finale della terza edizione “Torneo Orchidea” e della novità annuale del torneo di Green Volley.

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