Cenni generali sull’ipertensione arteriosa.

 

Giovanna Senatore

L’ipertensione arteriosa è una delle patologie più diffuse nei paesi industrializzati, è una malattia cronica dovuta ad un aumento della forza (pressione) che il sangueesercita sulle pareti delle arterie. Lo sfigmomanometro è lo strumento di rilevazione  della pressione arteriosa, dalla misurazione si ottengono due valori: sistolico (si evidenzia quando il cuore si contrae) e diastolico (quando il cuore si rilassa); il primo, detto comunemente “pressione massima”, per essere normale dovrebbe aggirarsi intorno al valore di 120-130 mmHg, l’altro detto “pressione minima” 70-80 mmHg.Quando ci si ammala di ipertensione arteriosa non sempre se ne risente in maniera immediata, per cui, la malattia, può rimanere silente per un periodo più o meno lungo finchè durante un controllo medico, misurando la pressione arteriosa la si trova alta. E’ chiaro che una singola misurazione non da immediata prognosi di ipertensione ma è un campanello d’allarme da cui partire per delle verifiche (misura della pressione in diversi orari della giornata e per più giorni). Un aumento costante, non occasionale e anomalo della pressione arteriosa dà seguito alla diagnosi di ipertensione, in questo caso la pressione sistolica si regista con un valore uguale o superiore a 140mmHg, la diastolica ug uale o superiore ai 90mmHg.Fino a qualche anno fa si pensava, che l’ipertensione, fosse un problema legato solo al l’invecchiamento, invece, negli ultimi tempi, si registra un aumento nei giovani e nei bambini, e, se da una parte è, il più delle volte, collegata a fattori ormonali e malattie renali, d’altra parte, la causa può essere ricercata in uno stile di vita sbagliato: sedentarietà e alimentazione scorretta. In ogni caso il fumo, le abitudini alimentari errate (cibi ricchi di sodio, alcool), l’obesità, la sedentarietà, l’invecchiamento (le arterie perdono di elasticità), il diabete, il colesterolo sono le principali cause dell’ipertensione. Pur se silenziosa questa malattia, se non curata, causa danni piuttosto rilevanti al

nostro organismo:

 

il cuore ne risente perché le pareti cardiache si ispessiscono e quindi ildiametro del vaso sanguigno si restringe; d’altra parte l’elasticità arteriosa

diminuisce con la possibile conseguenza di rottura dei vasi, che, a seconda di

dove irrorano, creano danni più o meno seri;

 

ai reni causa insufficienza renale;

 

il cervello subisce alterazione delle funzioni cerebrali oppure, in maniera più grave, con la rottura di un vaso si compromettono in maniera, anche, drammatica (ictus) alcune aeree del cervello. In questo articolo abbiamo dato solo qualche informazione piuttosto generica circa il problema dell’ipertensione arteriosa, in un successivo articolo di approfondimento che verrà pubblicato a breve su Città Vallo, daremo qualche consiglio su come tenere sotto controllo la pressione arteriosa, evitando, dove possibile, o almeno riducendo, l’uso dei farmaci.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *