Tribunale: Paladino, purtroppo lo avevo già detto

 

La redazione

SALA CONSILINA – Come per Ferrari anche per Paladino siamo convinti della bontà della sua azione e dei passaggi già messi in atto in un recente passato. Puyrtroppo, aggiungiamo noi, queol grido di allarme rimase inascoltato, anche se alla luce degli avvenimenti probabilmente ci sarebbe stato da fare ben poco contro una volontà decisa e ottusa dell’Esecutivo nazionale. Pubblichiamo, comunque, anche l’intervento dell’avv. Paladino. <<Quando per la prima volta si paventò la soppressione del Tribunale di Sala Consilina, proposi con pochi altri di pubblicare sul Corriere della Sera una lettera aperta, della quale fornii anche la bozza, indirizzata al Presidente Napolitano. Non è stata mai pubblicata nonostante ci fossero le risorse. Alla fine dell’ agosto scorso inoltrai al Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, una lettera con la quale individuavo in Lui la rappresentanza istituzionale che aveva la maggiore responsabilità per la soppressione del Tribunale. Avevo maturato questa convinzione per i comportamenti ostili da Lui tenuti già in occasione della revoca della nomina riferita ad alcuni magistrati destinati a Sala Consilina. La mia protesta e l’accorato appello a Napolitano, alla Severino e a tutti i Parlamentari Campani  a cambiare rotta non trovò particolare apprezzamento, se non da parte del Sen. Michele Pinto. Le dichiarazioni rese in questi giorni dal Presidente Napolitano confermano, purtroppo, la mia intuizione e mi fa piacere che, finalmente, molti di coloro che trattavano con sufficienza le mie iniziative, si siano convertiti, oggi tardivamente elevando lamenti. Di fronte all’atteggiamento scandaloso tenuto dall’On. Giorgio Napolitano che ha inteso interferire pesantemente sul Governo, sul Parlamento e sulla Corte Costituzionale, alla vigilia di importanti decisioni, travalicando ogni Suo potere e prerogativa costituzionale, vi è solo la strada delle dimissione in blocco di tutti i Consigli Comunali della Circoscrizione e della richiesta ai Parlamentari di sollevare la incompatibilità del Presidente della Repubblica per grave offesa dell’autonomia del Parlamento e della Suprema Corte. Ogni altra reazione risulterà sterile ed inadeguata, come tutte quelle finora prodotte. Non vorrei che mi rimanesse la magra soddisfazione di aver previsto, ancora una volta  in anticipo, tutto quello che è successo.  F.to: Avv. Angelo Paladino>>.

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