GESTANTI IN PALESTRA

 

Pasquale D’Alessiopersonal trainer e istruttore tecnico Fipe

SALERNO – Cosa abbiamo in comune tutti noi praticanti del fitness, e comuni mortali, con i grandi campioni del bodybuilding e star mondiali del cinema come Arnold Swarzenegger e Lou Ferrigno? La risposta esatta è che tutti abbiamo cominciato con lo stesso allenatore e nella stessa palestra. Infatti il primo personal trainer della vita è stato, per noi e per loro, la mamma; la prima palestra in cui tutti abbiamo iniziato a forgiarci è stato l’utero materno. Nel periodo gestazionale “mamma trainer” fa da sensore del mondo esterno, l’utero materno “allena” il futuro neonato a funzionare nel migliore dei modi alle condizioni di nutrizione e di stress presenti nell’ambiente esterno. In altre parole le esperienze che condividono madre e figlio, carenza o abbondanza di cibo, sedentarietà o vita attiva, abitudini di vita sane o dannose, stress o serenità, incidono sullo svolgimento del programma di sviluppo del feto previsto dal DNA. Ecco perché è fondamentale che la futura mamma acquisisca grande consapevolezza del proprio ruolo di “allenatrice” per il piccolino che porta in grembo, e che non abbia alcun timore a recarsi in palestra. Consta, da numerosi studi scientifici, che svolgere attività fisica durante la gravidanza, ovviamente seguendo precise linee guida e specifici protocolli di lavoro allenante dettati da professionisti esperti, previo consenso medico, apporti sul feto numerosi benefici che si protraggono anche dopo la nascita. La podista americana Ambra Miller, che al nono mese di gravidanza ha partecipato alla maratona di Chicago, Jessica Alba, la pop star Madonna, Belén, sono alcune mamme vip che hanno continuato ad usufruire di palestra e personal trainer anche nel periodo della dolce attesa. Grazie all’attività fisica regolare aumentano volume ematico, gittata cardiaca, funzione placentare, e grazie a questo si accresce l’apporto di nutrienti alla placenta nell’arco delle ventiquattro ore, e quindi migliora la nutrizione del feto. Inoltre l’allenamento genera un rilascio di ormoni che penetrano la placenta e stimolano dei cambiamenti nello sviluppo del cuore del feto. Allenarsi in gravidanza rafforza i muscoli del pavimento pelvico, tonifica i muscoli addominali, potenzia il diaframma, rendendo piú facile e veloce il parto, diminuendo così i traumi al neonato. Si è potuto quindi osservare che i bambini nati da donne che hanno svolto allenamenti, anche con sovraccarichi, con una frequenza dalle tre alle cinque volte a settimana per l’intero periodo della gravidanza, risultano più lunghi, dotati di una maggiore massa magra e di un cuore più forte. In pratica, seppur avendo apparati circolatori separati, quando la mamma si allena, il futuro neonato non fa da semplice spettatore, bensí partecipa attivamente e risente dei benefici aerobici; ulteriore prova ne è il fatto che durante l’allenamento della futura mamma, la frequenza cardiaca del feto diminuisce, segnale di benessere e fenomeno simile a quello che accade negli sportivi durante il workout. Altri studi hanno fatto costatare come i bambini di donne che hanno svolto allenamenti in gravidanza dimostrino maggiore capacità di concentrazione, maggiore disciplina nei compiti loro assegnati, maggiori capacità di espressione linguistica; inoltre nell’arco dei primi cinque anni di vita, tali bambini presentano uno sviluppo neuronale più avanzato rispetto agli altri. Trascorsi poi altri anni, alcuni sono diventati come Arnold, altri come Oliver Hardy (l’Ollio del famoso duo comico), ma questo non per colpa del nostro insostituibile e mai troppo amato primo trainer!!!

One thought on “GESTANTI IN PALESTRA

  1. Mamma trainer…. E mamma allenatore… Sono
    termini che hanno un grande effetto su chi li
    ascolta. È veramente bello poter sapere come
    la creazione sia cosí potente..in questo caso il
    ruolo che la mamma ha, fin dai primi mesi di
    gestazione nei confronti del proprio bambino.
    Sicuramente l’allenamento è cio che ci vuole…..
    Viva le mamme!!!!!

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