Il pane della vita

Barbara Filippone

Il 2014 entrerà lasciando un 2013 carico di emozioni… emozioni che ci verranno regalate dalla  rivisitazione del Presepe Vivente di Muro Lucano che per ben sette edizioni ci ha accompagnati  nelle festività natalizie.

Infatti per questa ottava edizione tutto cambia e si evolve, non cambia la storia della natività di Cristo naturalmente, ma cambierà il modo di raccontarla rispetto al passato in cui veniva rappresentato il Presepe con le sue classiche scenografie.

Il progetto nuovo,  ideato dall’Associazione Primula per la regia di Vincenzo Pacilio, ambisce (ed il verbo usato è più che appropriato)  alla raffigurazione della più bella storia dell’Umanità, ovvero la nascita di Cristo, in un ambito territorialmente diverso rispetto l’ambientazione geografica di 2000 anni fa, ma di altrettanta suggestione in una Muro Lucano che già da sola con il suo paesaggio caratteristico è portatrice di una  innata bellezza.

Il Prologo poi ne rappresenta una novità, un fiore all’occhiello, e viene infatti affidata al Profeta Michea che, qualche secolo prima della nascita di Gesù,  aveva già previsto questo straordinario evento che per molti avrebbe cambiato la storia.

Il percorso, attraverso le diverse “annunciazioni”  della nascita di Gesù che inizierà nei pressi della chiesa di San Berardino e il cui l’epilogo confluirà  alla Fontana di Capomuro, sarà un ripercorrere di ambientazioni che andranno dal villaggio di Nazareth,  alla casa di Anna e Gioacchino,  alla figura di Giuseppe, uomo buono e fedele alla volontà di Dio, alla figura di Giovanni Battista  attraverso il padre Zaccaria,  a Erode con il suo turbamento alla visita dei re Magi… e non finisce qui.

Ogni quadro porterà con sé una simbologia  a cui  ciascuno di noi potrà attribuire il significato che più si avvicina alla predisposizione del proprio animo, con più o meno fede; ma tutto sarà proporzionato alla percezione che ognuno di noi ha del Natale. Ma la cosa interessante sarà l’innaturale assenza di Gesù nella mangiatoia, e la sua naturale presenza in ogni scena, per sintetizzare un messaggio sempre valido  in ogni tempo: la presenza di Gesù Cristo “ovunque”, attraverso  il dono dell’incarnazione, attraverso il mistero del Dio che si fa come noi per farci come Lui.

Questo nuovo modo di narrare la nascita di Gesù probabilmente ha un intento: quello di volere regalare questa nascita a tutti, fedeli e non fedeli; infatti ognuno potrà leggere attraverso tutta una serie di simbologia che accompagneranno ciascun  quadro  i messaggi che più toccheranno il proprio animo e il proprio cuore, lontani dalla semplice mercificazione del Natale a cui siamo abituati.  La nascita di Gesù potrebbe infatti non essere  solo una bella “favola di Natale…”

…E  che Natale sia in compagnia della Primula!

21 thoughts on “Il pane della vita

  1. Bellissimo articolo dell’altrettanto brava Filippone che, pur essendo io di Muro Lucanop, non ho mai conosciut0o. Grazie a questo giornale per tutte le indicazione che ci fornisce. Auguri.

  2. Non sono di Muro ma di Castelgrande; dopo lo scritto della giornalista andrò certamente a Muro. Grazie e auguri.

  3. Ho letto con molta attenzione l’articolo e certamente, io che sono di Tito, cercherò di andare a Muro in quei due giorni. Auguri a tutti.

  4. Vivo a Potenza da molti anni ma sono originario di Muro Lucano; leggo per la prima volta questo giornale e sono rimasto estasiato dalla “poesia” scritta dalla giornalista Barbara Filippone. Da tempo non tornavo a Muro in quei giorni; quest’anno lo farò. Grazie e auguri a tutti.

  5. Sono di Ruvo del Monte, il paese che ha dato i natali al sindaco di Salerno. Strani incroci con il direttore di questo giornale che leggo da tempo. Ma a Muro non ci sono mai stato; questa volta ci andrò grazie alla Filippone ed anche al giornale,perchè no. Auguriiiiiiii !!!!

  6. Sono nato a Muro, lì sono vissuto per molti anni; ora abito a Salerno e sonio veramente fiero che un giornale online si interessi al mio paese natio. Grazie e auguri.

  7. Sono di Muro anche io; complimenti a chi anima questo giornale ed anche alla giornalista autrice di questo splendido articolo. Grazie di cuore.

  8. Non sono di Muro ma di Pescopagano; anche se con un pò di invidia sono comunque felice delle iniziative muresi. Auguri a tutti i lettori.

  9. Aspetto con ansia il Prese Vivente che quest’anno, a quanto ho capito, ha cambiato location rispetto agli anni passati. Spero sia più bello e meno freddo rispèetto all’anno scorso. Auguri a tutti.

  10. Dalla Maddalena alla Trinità sarà tutto un bel vedere ed assistere. complimenti al Polo Lucano dell’Accoglienza per le nuove scelte. Auguri.

  11. Cambiare la location non sempre è sinonimo di successo; speriamo che la scelta di quest’anno dimostri il contrario e dia quel qualcosa in più rispetto alle precedenti edizioni. Auguri

  12. Quando un evento si rinnova è oltremodo giusto; nel caso in questione è sicuramente necessario spostare la location al fine di toccare le varie posizioni strategiche di un paese moplto ben fatto proprio dal punto di vista presepiale. Auguri a tutti.

  13. Non c’è che dire, grazie alla Filippone ed a questo giornale, ogni anno lievita un bel dibattito intorno al Presepe Vivente messo in scena da qualche anno a questa parte. Se posso dire la mia non posso non dare ragione a Santino, e per tenere sempre viva l’attenzione sulla manifestazione è giusto cambiare location. Oltretutto Muro Lucano si offre naturalmente ai cambiamenti di location in quanto è tutto un presepe. Auguri a tutti.

  14. Oggi comincia il grande appuntamento con il Presepe Vivente, sarò a Muro per assistere. Sono di Tolve. Auguri a tutti.

  15. Ieri sono stato a Muro per il Presepe. Splendido. Solo un picolo appunto per il ritardi nella partenza. Auguri.

    1. nessun ritardo nella partenza…………….si trattava solo di tempi tecnici per dare la possibilità a tutti di vedere lo spettatolo per intero!!!!!!!!!!!!

  16. L’altra sera ero con Andrea a Muro Lucano. Come me, Andrea non aveva alcuna intenzione di criticare, ha solo evidenziato un piccolo ritardo che non ha intaccato per nulla la bella e riuscitissima manifestazione. E’ verissimo quello che dice la signora Rosaria. Il presepe di Muro è davvero un momento non solo folcloristico ma anche di grande cultura perchè ci riporta, almeno per qualche ora, tutti al passato riuscendo a far rivivere lo “spirito della Natività”. Sinceri comp0limenti agli organizzatori, peccato che dura soltanto due giorni. Auguri di buon anno a tutti.

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