Sanza. “Arti e mestieri della tradizione sanzese” Ecco i vincitori.

 

 Antonio Citera

SANZA – Non un semplice concorso ma, un rievocare quelle che sono state le linee guida di un’intera popolazione, vissuta all’insegna della tradizione storica che, da secoli ci accompagna in un rituale di memorie e nostalgici itinerari. Rivivere in poche righe o, semplicemente in una carrellata di immagini momenti impressi nel cuore, è stato il leitmotiv del concorso letterario  “ARTI E MESTIERI DELLA TRADIZIONE SANZESE” fortemente voluto dall’Amministrazione Comunale e messo in scena dalla Biblioteca Comunale di Sanza. Un galà di emozioni allo stato puro, 8 i partecipanti che con poesie, scritti in prosa e video, hanno rievocato, nei meandri della memoria storica, la bellezza e la caratteristica di antiche ma sempre attuali sinergie, una comparazione tra passato e presente per costruire il futuro da protagonisti. Due ex aequo nella categoria 18 – 33 anni, Gizzi Giovanni e Ciorciari Demetrio, due scritti in poesia somiglianti tra loro che, hanno colpito al cuore del ricordo, personaggi storici ma, anche attuali, il loro lavoro quotidiano, il loro gesticolare , le loro consuetudini rimaste  intatte nel tempo. Nella categoria da 33 a 100 anni invece ,a primeggiare è stato uno scritto in prosa di Assunta Antonucci. La magia come protagonista, il mondo visto con gli occhi increduli e ingenui di una bambina, anche in questo caso un rievocare antiche usanze, comparate al presente, il tutto in una chiave “magica” ma molto realistica . Al secondo posto,  Gino Nisi che, con una poesia, ha incantato la platea molto numerosa. Versi dettati dal cuore, rimembrando forse sprazzi di vita vissuta dell’autore, alle prese con la bottega del maniscalco “ u furgiaro”. Ad esaminare le opere in gara, una giuria di esperti, il prof. Giuseppe Laveglia, storico e studioso di Sanza e, il prof.  Giuseppe Calabrese, con la supervisione della dot.ssa. Giuseppina Giordano, responsabile tecnico-artistica della manifestazione.  L’artigiano,  il contadino, il lavoratore che trasforma materiali di partenza in oggetti di uso quotidiano, può essere considerato come l’espressione di un mondo in cui il lavoro manuale era il fulcro delle attività  quotidiane. Questo tipo di figure creavano relazioni sociali strette, fatte di scambio e di aiuto reciproco, e si inserivano completamente nella vita della comunità , accompagnandone e scandendone i tempi del lavoro e della festa. Così facendo, si creava lo stretto contatto con la committenza che caratterizzava il lavoro di queste persone.

<< Una rivisitazione del passato in chiave poetico – letteraria – afferma il Vice sindaco di Sanza Antonio Forte – un ripercorrere le antiche usanze e i mestieri che hanno fatto nobile il nostro popolo. Una serata da incorniciare, ricca di spunti letterari ma, soprattutto intrisa di antiche tradizioni che quotidianamente rivivono e si evolvono. Abbiamo indetto il concorso letterario con lo scopo di promuovere la diffusione della cultura, attraverso occasioni di partecipazione e di coinvolgimento dei cittadini. La partecipazione dei cittadini alla vita culturale, e ancor prima alla vita politica e sociale, rappresenta una risorsa preziosa alla crescita della comunità. Per questo motivo,- conclude – è intenzione dell’Amministrazione promuovere altre forme di partecipazione, come il concorso di idee, in occasione della realizzazione del marchio De.Co. dei prodotti tipici locali.  >>

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